Alla disperata ricerca di risorse per la Manovra: Giorgetti punta tutto sulle banche

Ieri Giorgetti chiedeva alle aziende di aumentare gli stipendi, oggi alle banche di mettere risorse per la Manovra.

Alla disperata ricerca di risorse per la Manovra: Giorgetti punta tutto sulle banche

Ieri chiedeva alle aziende di aumentare gli stipendi, oggi chiede alle banche qualche risorsa in più per la manovra. La strategia di Giancarlo Giorgetti, in fondo, è coerente: sperare che qualcun altro intervenga per facilitare il compito allo Stato. A corto di risorse e anche di iniziative politiche per reperirle.

In occasione dell’intervento ‘Radici e futuro’ organizzato dal Gazzettino, il ministro dell’Economia si rivolge alle banche, puntando su una sorta di scambio. Ma la merce messa sul tavolo dal governo non è di certo un favore fatto alle banche, trattandosi dell’upgrade del rating sovrano italiano.

Giorgetti chiede uno sforzo alle banche

In pratica, Giorgetti illustra i benefici del miglioramento del rating nella speranza di convincere le banche a concedere risorse in vista della manovra: “Se voi oggi aprite le agenzie capirete che una serie di istituzioni finanziarie, a cominciare dalle banche, sono state a loro volte beneficiate di un miglioramento del rating grazie al miglioramento del rating del paese. L’auspicio è che queste istituzioni che hanno beneficiato di un’azione collettiva partecipino ad uno sforzo di sistema per migliorare le condizioni, ad esempio alle imprese per l’accesso al credito e quant’altro”,

Sempre in tema di banche, Giorgetti torna quindi sull’ipotesi di una tassa per gli istituti: “Non so quanti siano contenti di pagare le tasse. Per definizione, credo che sia un sacrificio. Nella scienza delle finanze ci sono interi tomi che parlano del sacrificio fiscale. Dobbiamo dare sollievo in base alla capacità di ciascuno di contribuire e di sopportare questo sacrificio”.