Immunità a Salis, volano gli stracci tra Lega e Forza Italia. Salvini accusa: “Vergogna”. Tajani contrattacca: “Non accettiamo calunnie e insulti”

Scambio di accuse e insulti tra Lega e Fi dopo la conferma dell'immunità a Salis. Scintille tra Sardone e Benigni

Immunità a Salis, volano gli stracci tra Lega e Forza Italia. Salvini accusa: “Vergogna”. Tajani contrattacca: “Non accettiamo calunnie e insulti”

Volano – belli alti e visibili – gli stracci tra Lega e Forza Italia. Lo scontro è esploso pochi minuti dopo il voto, a scrutinio segreto, del Parlamento europeo che a Strasburgo ha confermato l’immunità per l’eurodeputata di Alleanza verdi e sinistra, Ilaria Salis. A dare fuoco alle polveri, il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, che su X ha postato: “Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all’interno di un’organizzazione criminale. Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di ‘centrodestra’ ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!”.

La “pasionaria” Sardone all’attacco

Ancora più esplicita la “pasionaria” della Lega, l’eurodeputata e e vice-segretaria del partito, Silvia Sardone: “Mancano all’appello decine di voti del Partito Popolare Europeo. Il voto è segreto, ma non ci sono dubbi che sia stato il PPE a salvare Ilaria Salis”. “La sinistra – ha aggiunto – ha chiesto il voto segreto, non possiamo sapere con certezza chi e come abbiano votato. Ma possiamo certamente affermare che il Partito Popolare Europeo, del quale Forza Italia fa parte, ha salvato Salis da quello che sarebbe stato giusto, il processo in Ungheria. Il capogruppo del Ppe aveva dichiarato di essere contrario all’immunità, ma alcuni loro europarlamentari hanno dichiarato che avrebbero votato secondo coscienza. Quindi è chiaro da dove siano arrivati i voti che l’hanno salvata dal processo in Ungheria”.

“D’altronde sappiamo bene che il Ppe e Forza Italia qui al Parlamento europeo governano con la sinistra ed è quindi facile capire chi ha salvato l’europarlamentare di estrema sinistra”, conclude Sardone.

La reazione di Tajani

Dichiarazioni che hanno fatto infuriare l’altro vice-premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che nella replica, non ha mancato di sottolineare i recenti risultati elettorali delle regionali, dove Forza Italia ha superato la Lega. Regolarmente… “Le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti, contano i risultati elettorali. Oggi Forza Italia è la seconda forza del centrodestra, vuol dire che i cittadini credono a quello che diciamo noi. Le calunnie, gli insulti non li accettiamo. Non c’è nessuno che tradisce, nessuno che fa giochi strani, noi siamo sempre stati leali e coerenti”, ha detto.

E, non soddisfatto, ha aggiunto: “Quando si usano queste piccole cose per prendere qualche voto in più, significa che i voti si perdono: lo abbiamo visto anche nelle Marche, in Valle d’Aosta, in Calabria. Io credo che il centrodestra debba preoccuparsi di prendere i voti all’esterno e di non fare polemiche all’interno”.

Benigni: “Sardone smetta di starnazzare”

A Sardone, invece, ha risposto Stefano Benigni, deputato e vicesegretario nazionale di Forza Italia. “Le accuse di Sardone a Forza Italia sul voto a Salis sono gravi e infondate”, si legge in una nota, “Se ha le prove, le tiri fuori, altrimenti la smetta di starnazzare (sic) cose insensate”.

“Prima dice che il voto è segreto, poi accusa Forza Italia e il Ppe di tradimento come se avesse la bacchetta magica. E chi è lei, Maga Magò?”, continua Benigni, “Basta scorrere l’elenco dei presenti e degli assenti per capire chi ha davvero salvato Ilaria Salis. La delegazione di Forza Italia era al completo e ha votato compatta, mentre tra i Patrioti si sono registrate diverse assenze, 15 su 84, tra cui un eurodeputato della Lega, che si sono rivelate determinanti. Sarebbe interessante ascoltare le giustificazioni di chi non c’era e che, di fatto, ha contribuito a salvare la Salis”.

E conclude: “Non accettiamo lezioni da populisti che cercano di raccattare qualche voto speculando senza ritegno. Noi siamo sempre stati leali e coerenti: Ilaria Salis è accusata di reati gravi, commessi prima della sua elezione a parlamentare europeo, ed era giusto che affrontasse un processo con tutte le garanzie previste dalla legge”.

La controreplica leghista

A strettissimo giro la risposta del Carroccio, che ha definito “irricevibili e inaccettabili” le accuse mosse da Forza Italia. “Strumentalizzare l’assenza di un singolo eurodeputato, non presente per motivi di salute, è scorretto e anche errato dal punto di vista numerico”, hanno replicato fonti del gruppo leghista all’europarlamento. “La matematica – proseguono le stesse fonti – non è un’opinione, e se l’intero gruppo del Ppe avesse unito i voti a Patrioti, Conservatori e Sovranisti, senza franchi tiratori come già avvenuto in commissione Juri, ora staremmo commentando un esito ben diverso. Anziché speculare sulla salute dei nostri eurodeputati, facciano i conti con i loro traditori”. Quando si dice alleati per la pelle…