La vittoria di Eugenio Giani in Toscana è ormai certa, stando ai primi exit poll e alle proiezioni delle elezioni regionali in Toscana. Il presidente uscente viaggia spedito verso una riconferma, sconfiggendo il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi. Giani, esponente del Pd e candidato del campo largo sostenuto anche da M5s, Italia Viva e Avs, sembra quindi riuscire a conquistare un secondo mandato alla guida della Toscana.
Ma chi è Eugenio Giani? Qual è la sua attività politica, quali sono gli incarichi che ha ricoperto tra Comune di Firenze e Toscana e cosa sappiamo sulla sua vita privata e sui suoi studi? Ecco il profilo del presidente uscente che va verso una conferma alla guida della Toscana.
Chi è Eugenio Giani, la vita privata
Nato a Empoli il 30 giugno 1959, Giani è in realtà originario di San Miniato. Il presidente uscente della Regione Toscana è residente a Sesto Fiorentino, è sposato e ha due figli. Laureato in Giurisprudenza, Giani ha scritto diversi saggi e libri e ha ricoperto incarichi di vario genere in associazioni, musei e al Coni.
Il presidente della Regione Toscana uscente è appassionato di storia medievale e contemporanea ed è stato presidente della Società Dantesca italiana, oltre a essere presidente del Museo Casa di Dante.
La sua carriera politica: dal Comune di Firenze alla Regione Toscana
Giani è stato eletto per la prima volta nel 1990 nel Consiglio comunale di Firenze. A Firenze è stato anche diverse volte assessore, con varie deleghe dalla Mobilità alla Cultura, dallo Sport ai Lavori pubblici. Nel 2009 è diventato presidente del Consiglio comunale e alle regionali si è candidato, a Firenze, per la prima volta in Toscana.
Dopo l’elezione, è stato rieletto nel 2015, diventando anche presidente del Consiglio regionale. Poi nel 2020 è arrivata la candidatura a presidente: è stato eletto con il 48,6% dei voti. Viene descritto da tutti come onnipresente, sempre pronto a rispondere alle chiamate di chiunque chieda qualcosa al presidente di Regione. Durante il suo mandato ha deciso di interrompere le relazioni istituzionali con Israele per quanto avvenuto a Gaza ed è andato allo scontro con il governo approvando, prima Regione in Italia, una legge sul fine vita.