Corsa al riarmo, gli Usa ordinano e l’Ue obbedisce: nuova accelerazione sul 5% in Difesa

Gli Usa spingono sulla corsa al riarmo e Nato e Ue obbediscono, pronti ad accelerare sugli investimenti per la Difesa.

Corsa al riarmo, gli Usa ordinano e l’Ue obbedisce: nuova accelerazione sul 5% in Difesa

Gli Usa ordinano, la Nato e l’Ue eseguono. E accelerano, di nuovo, sulla corsa al riarmo. Il vertice dei ministri della Difesa a Bruxelles serve ad assecondare, ancora una volta, i diktat statunitensi: l’obiettivo è quello di accelerare sul 5% del Pil in spese per la Difesa.

“Oggi abbiamo concordato di intensificare ulteriormente il rafforzamento della nostra capacità di agire sugli impegni assunti all’Aja per investire maggiormente nella difesa”, annuncia al termine della ministeriale il segretario generale della Nato, Mark Rutte.

La Nato e l’Ue accelerano sul 5% in Difesa

Rutte spiega che i ministri hanno “discusso la pianificazione in corso mente gli alleati tracciano un percorso credibile verso la sostenibilità in termini di aumento degli investimenti nella difesa”. Detto in altre parole, si punta solo ad accelerare sulla corsa al riarmo, imposta dagli Usa.

La premessa del vertice di oggi, infatti, viene dagli Stati Uniti: il segretario alla Guerra, Pete Hegseth, ha lanciato un chiaro messaggio proprio alla Nato, chiedendo una “potenza di fuoco”. Ma, soprattutto, chiedendo agli alleati di “fare un passo avanti” nella direzione stabilita nel vertice dell’Aja che ha imposto il vincolo del 5% ai Paesi Nato.

“Ora hanno assunto questi impegni, che presto si tradurranno in capacità operative, che è l’aspetto più importante”, ha detto Hegseth. In sostanza, la richiesta è di agire velocemente per aumentare le spese militari. Anche sul fronte delle armi all’Ucraina: “Ci aspettiamo che gli alleati donino ancora di più”. Per il segretario alla Guerra Usa, “è giunto il momento che tutti i Paesi della Nato traducano le parole in zona concrete, sotto forma di investimenti”. Tutti, “senza scrocconi”, ha affermato.

Il piano Ue per la corsa al riarmo

Intanto Bruxelles si prepara: la Roadmap per la Difesa Ue prevede che gli Stati membri “colmino collettivamente” le carenze militari entro il 2030, istituendo delle “coalizioni di capacità” nelle aree prioritarie concordate, decidendo quali saranno “i Paesi capofila e i Paesi co-capofila” e definendo “i rispettivi piano di attuazione fino al 2030”.

L’obiettivo è che questa operazione venga completata entro il primo trimestre del 2026, con un’accelerazione sui tempi per definire il percorso di aumento delle spese militari. La decisione, già presa, è che almeno il 40% degli appalti nel settore difesa siano “appalti congiunti” entro la fine del 2027.