Ace Frehley è morto: addio allo “Spaceman” dei KISS, leggenda del rock mondiale

Il mondo dello spettacolo piange la scomparsa di Ace Frehley, morto a 74 anni: addio allo “Spaceman” dei KISS, leggenda del rock mondiale

Ace Frehley è morto: addio allo “Spaceman” dei KISS, leggenda del rock mondiale
Il mondo del rock si è svegliato con una notizia che ha il sapore amaro di una pagina che si chiude: Ace Frehley, chitarrista solista e membro fondatore dei KISS, è morto all’età di 74 anni. La scomparsa — annunciata oggi dalle principali testate internazionali — arriva dopo le complicazioni dovute a una caduta avvenuta alla fine di settembre che gli aveva causato una grave emorragia cerebrale. Frehley è spirato in un ospedale del New Jersey circondato dalla famiglia.

Nato Paul Daniel Frehley, Ace ha incarnato per decenni il mito del palco: lo “Spaceman”, volto argentato e chitarra in mano, è stato parte dell’iconografia visiva e sonora di una generazione. Con Paul Stanley, Gene Simmons e Peter Criss fondò i KISS nei primi anni ’70, dando vita a uno spettacolo dove musica e teatro si mescolavano per creare uno show totale, fatto di trucco, fiamme e un’attitudine da manga rock. I successi — da Rock and Roll All Nite a Beth, fino al suo singolo solista New York Groove — raccontano di una carriera che ha influenzato intere generazioni di musicisti.

La morte e le indagini sulle cause

La caduta che lo ha portato alla morte era stata resa nota nelle ultime settimane: secondo le ricostruzioni, l’incidente nello studio casalingo ha provocato un’emorragia cerebrale che lo ha costretto a cure intensive. Nonostante i tentativi dei medici, le complicazioni si sono rivelate fatali. I messaggi di cordoglio si sono moltiplicati in tutto il mondo: colleghi, musicisti e fan hanno ricordato non solo il tecnico e il solista, ma anche l’uomo che, nonostante alti e bassi e anni di lotte contro gli eccessi, aveva mantenuto intatta la passione per la musica.

Chi era Ace Frehley, il “vero” Spaceman del rock

Prima di diventare simbolo dei KISS, Frehley aveva coltivato negli anni giovanili la chitarra in varie band di New York. Il suo stile — fatto di assoli essenziali, riff incisivi e un suono immediatamente riconoscibile — ne fece il contrappunto ideale alle figure più “manageriali” del gruppo come Simmons e Stanley. Lasciò i KISS nel 1982, tornò per le reunion degli anni ’90 e continuò a tenere viva una carriera solista di successo, fino a ottenere la consacrazione definitiva con l’ingresso della band nella Rock & Roll Hall of Fame nel 2014.

Chi erano i The Who, e perché vengono citati accanto ai KISS

Accanto al ricordo di Frehley vale la pena tracciare, per i lettori meno avvezzi alla storia del rock, chi furono i The Who — spesso citati tra i padri del rock britannico insieme ai KISS tra quelli americani. I Who nacquero a Londra nel 1964 con Roger Daltrey, Pete Townshend, John Entwistle e Keith Moon. Sono considerati una delle band più influenti del XX secolo, pionieri della “rock opera” con Tommy e protagonisti di performance che rivoluzionarono la musica dal vivo. Il loro impatto — tecnico e culturale — ha contaminato generazioni di artisti, compresi i KISS stessi.

Quando si parla di storia del rock, The Who e KISS rappresentano due linee parallele: teatralità e spettacolo da una parte, energia e innovazione sonora dall’altra. Entrambe hanno ridefinito il concetto stesso di performance rock.

L’eredità di Ace Frehley

La morte di Ace Frehley lascia un vuoto difficile da misurare: non è solo la perdita di un artista capace di creare riff entrati nella memoria collettiva, ma la scomparsa di un testimone diretto di un’epoca in cui il rock si costruiva anche attraverso eccessi e mitologia. I tributi che stanno arrivando in queste ore confermano quanto fosse profonda la sua impronta nella storia della musica moderna.