Altro trimestre da record, Unicredit batte le attese

Altro trimestre da record (il terzo migliore di sempre) per Unicredit: gli utili nei nove mesi salgono a 8,7 miliardi.

Altro trimestre da record, Unicredit batte le attese

Unicredit batte un nuovo record e supera le attese. Il terzo trimestre del 2025 fa registrare un utile netto da 2,6 miliardi, in aumento del 4,7%. E il 19esimo trimestre consecutivo di crescita è anche il terzo migliore di sempre per la banca guidata da Andrea Orcel. I profitti netti dei nove mesi continuano a salire, raggiungendo quota 8,7 miliardi: il 13% in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Viene inoltre confermato il risultato annuo atteso a 10,5 miliardi. Orcel non può che parlare di “risultati record” confermando la guidance “per un utile netto di circa 10,5 miliardi nel 2025 prima di ogni iniziativa manageriale per rafforzare ulteriormente i nostri risultati futuri, e siamo sulla buona strada per portare a termine il nostro migliore anno di sempre”.

Unicredit batte le attese, altro trimestre da record

In crescita anche i ricavi netti dell’1,2% a 6,1 miliardi, a fronte di un calo dei costi dello 0,1% rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda la distribuzione ai soci, per il 2025 si prevede essere pari o superiore ai 9,5 miliardi, di cui almeno 4,75 sotto forma di dividendi. Previsto un acconto sul dividendo per cassa pari a 2,2 miliardi, che verrà pagato il 26 novembre. Poi è prevista anche un’altra tranche di 1,8 miliardi di riacquisto delle azioni che inizierà entro fine ottobre.

Orcel non mostra preoccupazione in merito al contributo chiesto dal governo alle banche con la Manovra: “Unicredit riesce sempre ad assorbire gli shock che arrivano da tutte le direzioni”. Questo grazie a una diversificazione in 13 Paesi che può ridurre gli effetti di un contributo sulla banca: “Se la Manovra avrà degli impatti negativi ci impatterà molto meno di tanti altri”, assicura Orcel. Che guarda anche alle partecipazioni, come quella in Generali: la partecipazione netta “è stata ridotta in modo significativo, in modo drastico, sotto il 5%”, spiega Orcel.

Sottolineando che l’esposizione netta “è ben al di sotto del 2%”. Generali, come già detto in passato dall’ad, “non è strategica” per l’istituto ed è probabile una ulteriore riduzione. In tema di acquisizioni, poi, Unicredit rimane aperta a ogni ipotesi, anche se non le ritiene probabili nel breve termine, “per una serie di motivi che conoscete molto bene”, afferma Orcel con una frecciatina rivolta al governo per l’applicazione del golden power che ha di fatto fermato la scalata di Banco Bpm.