Resta la tassa sugli affitti brevi. Uno schiaffo in Manovra a Lega e FI

Dalla rottamazione si attende un gettito totale di 9 miliardi. Chi paga le tasse la finanzierà con circa 700 milioni

Resta la tassa sugli affitti brevi. Uno schiaffo in Manovra a Lega e FI

Un pasticciaccio. È quello che è riuscito a partorire il governo sulla tassa sugli affitti brevi. Nella prima versione della Manovra compariva l’aumento della cedolare secca dal 21 al 26% per gli affitti brevi. Apriti cielo. Contro la tassa hanno inveito Lega a Forza Italia. Praticamente la tassa piaceva – e piace – solo al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Al punto che le modifiche che sono arrivate ieri nella versione bollinata dalla Ragioneria generale dello Stato hanno fatto finta di smussare e addolcire l’inasprimento fiscale ma in realtà è cambiata leggermente la forma ma non la sostanza.

Cambia la forma ma non la sostanza

La riformulazione proposta esclude praticamente dall’aumento solo chi non si affida ad intermediari telematici. Laddove quasi il 100% degli affitti brevi passa oggi attraverso piattaforme online. Non a caso si è scatenata l’ira funesta di Forza Italia e Lega, con Fratelli d’Italia che ha promesso una soluzione in Parlamento.

“Siamo contrari, faremo emendamenti”, ha replicato Raffaele Nevi, portavoce degli azzurri. “Non ci sarà. O alla base o in Parlamento verrà cancellata”, aveva annunciato in mattinata il leader leghista Matteo Salvini.

“Sulle ipotesi fiscali di cui si parla in questi giorni, e che per quanto ci riguarda attengono soltanto dalle seconde case in poi, attendiamo l’arrivo della Manovra in Parlamento, luogo che riteniamo più idoneo a trovare una soluzione”, ha provato a calmare gli animi il deputato di Fratelli d’Italia, Gianluca Caramanna.

Giorgetti difende la tassa

La tassa, ripetiamo, pare piacere solo a Giorgetti. “Uno degli elementi che in questi ultimi anni hanno contribuito ad accrescere la difficoltà a trovare alloggi, soprattutto nelle grandi città, è risultato essere l’incremento di casi di affitti brevi, soprattutto a fini turistici. Per questo si è ritenuto di inserire nel disegno di legge di bilancio un’apposita disciplina in materia fiscale avente oggetto le locazioni concluse tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici”, ha detto il ministro dell’Economia al question time alla Camera.

Beffa pensioni

Per il resto si conferma la beffa sul capitolo pensioni.  C’è la Proroga di Ape sociale ma non, almeno per il momento, di Opzione donna e Quota 103. E viene confermato l’aumento dell’età pensionabile. Mentre i pensionati in condizioni disagiate per i quali è previsto un aumento mensile di 20 euro a partire dal 2026, percepiranno in realtà solo 12 euro in più rispetto a quest’anno dato che l’aumento ingloba gli 8 euro assegnati in via transitoria per l’anno in corso.

E se martedì i sindacati di polizia lamentavano che per le divise non ci fosse un solo euro in Manovra, ora si trovano doppiamente beffati. Il personale militare delle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, nonché del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco da gennaio 2027, avrà un aumento dei requisiti per l’accesso alla pensione di tre mesi “in via aggiuntiva” all’aumento legato all’aspettativa di vita previsto in manovra (un mese dal 2027, tre mesi comprensivi dello scatto del 2027 dal 2028).

In pratica per le forze armate si avrà un aumento dei requisiti di quattro mesi a partire dal 2027 e di sei mesi dal 2028. L’aumento potrebbe invece limitarsi a solo tre mesi se il lavoratore rientra nelle categorie escluse dall’incremento legato all’aspettativa di vita, come ad esempio quelle impegnate nel lavoro notturno.

Rottamazione: costerà 700 milioni a chi ha pagato le tasse

Confermata la rottamazione. Il gettito previsto è di circa 9 miliardi ma la misura produrrà invece una perdita per la riscossione ordinaria di complessivi 9,7 miliardi. Ballano cioè 700 milioni a carico di chi le tasse le paga. Un capolavoro non c’è che dire.