Il ministro Luca Ciriani chiamato a rispondere all’interrogazione del M5S sull’emergenza abitativa, indirizzata in realtà al collega ai Trasporti e alle Infrastrutture Matteo Salvini, si è guardato bene dal citare il piano sugli sfratti veloci presentato dal partito cui appartiene, ovvero Fratelli d’Italia. Ma ha risposto con un elenco di promesse a cui ha replicato con ironia e sdegno il M5S.
Gli annunci e le promesse del governo sull’emergenza abitativa
“Siamo perfettamente consapevoli della dimensione che l’emergenza abitativa ha assunto nel nostro Paese”, ha esordito Ciriani. Ma in quanto a proposte concrete il ministro ha sorvolato, mascherandosi, come dicevamo, dietro promesse e annunci. “Stiamo, inoltre, lavorando per rendere concreto un modello di housing con riscatto progressivo dell’immobile…”, ha detto.
E ancora: “Nel corso dell’esame parlamentare della legge di bilancio è intendimento del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti intervenire con una proposta emendativa volta a rafforzare il Piano casa sia in termini economici, aumentando le risorse, sia negli strumenti attuativi per renderlo ancora più efficace”. Silenzio sulle risorse che questi interventi dovrebbero mobilitare.
La replica del M5S
“Del tutto insoddisfacente” la risposta del ministro, ha replicato il deputato pentastellato Agostino Santillo, perché “‘faremo, diremo…’ Qui, intanto, si viene a sapere di repressioni lampo, di un Piano casa lampo. Intanto, l’unica persona che in Italia sembra avere la garanzia della casa è la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni”. Ma – ha incalzato Santillo – “torniamo a un Piano casa che non c’è. Abbiamo sentito tra le sue parole ‘faremo nella legge di manovra’. Sono più di tre anni che governate: soltanto uno spot elettorale”.