L'Editoriale

Alta priorità

Alta priorità

Con il capo cosparso di cenere per la Tangentopoli deflagrata in Ucraina, che sta mietendo più vittime di un raid russo, Volodymyr Zelensky prosegue il tour europeo a caccia di armi e nuovi finanziamenti promettendo controlli più stringenti sul fiume di miliardi con cui, a nostre spese, ormai da quasi quattro anni Bruxelles sta sommergendo il suo Paese. E non ci sarebbe nulla di male a concedergli per lo meno il beneficio del dubbio se non fosse lo stesso Zelensky che, solo qualche mese fa, tentò di smantellare le autorità indipendenti anti-corruzione, che hanno scoperchiato la mani pulite ucraina, prima di fare marcia indietro sotto il pressing delle proteste di piazza. Intanto il teatrino della politica italiana manda in scena l’ultimo atto della farsa di governo con il braccio di ferro tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e il vice premier Matteo Salvini.

Pomo della discordia, proprio il prossimo pacchetto di aiuti a Kiev che il leader della Lega vorrebbe congelare anche alla luce del nuovo scandalo che ha travolto i vertici del governo dell’ex repubblica sovietica, arrivando a lambire direttamente il presidente Zelensky. Ma che il ministro meloniano, in ossequio alla scommessa sulla vittoria dell’Ucraina della sua leader e premier Giorgia Meloni, è deciso a rinnovare annunciando la presentazione del prossimo intervento il 2 dicembre al Copasir. Guarda caso, una settimana dopo la tornata che il prossimo fine settimana chiamerà ai seggi Campania, Puglia e Veneto per il rinnovo dei rispettivi Consigli regionali. Quanto basta per consentire a Salvini (e alla Lega) di fare la voce grossa e a Crosetto (quindi a Fratelli d’Italia) di rinviare, ad urne già chiuse, una decisione tutt’altro che popolare.

Una settimana talmente calda che, vista la posta in gioco nei territori, al Senato hanno deciso addirittura di chiudere i battenti (leggi articolo a pagina 6) in piena sessione di bilancio (l’aula tornerà a riunirsi il 25 novembre). Ma nonostante le ultime nefaste previsioni in arrivo da Bruxelles, che danno l’Italia fanalino di coda dell’intera Unione europea per la crescita dal 2027, e l’allarme sull’economia illegale lanciato dal governatore di Bankitalia Panetta, secondo cui il sommerso divora il 10% del Pil, il governo sembra avere altre priorità. Tipo nuovi condoni e rottamazioni.