Ue, destre e Ppe bloccano la missione in Italia per verificare lo stato di diritto. Pedullà (M5S): “Vogliono nascondere la museruola alla stampa”

Stop alla missione Ue in Italia per verificare lo stato di diritto. Un voto a sorpresa la blocca, insorgono opposizioni e giornalisti

Ue, destre e Ppe bloccano la missione in Italia per verificare lo stato di diritto. Pedullà (M5S): “Vogliono nascondere la museruola alla stampa”

Un blitz inaspettato che in pochi minuti ha cancellato la missione in Italia della Commissione Libertà civili del Parlamento europeo, quella deputata, tra l’altro, a verificare lo stato di salute della libertà di stampa, della giustizia e del rispetto del diritto nei Paesi membri. Missione già autorizzata che il Parlamento europeo avrebbe solo dovuto confermare. Un passaggio tecnico. E invece ieri nella Conferenza dei presidenti, con il voto dell’inedito asse destra-estrema destra-Ppe (Popolari, Ecr, Patrioti e Esn), è arrivata la cancellazione.

La cancellazione denunciata da Pedullà

A denunciarlo, l’europarlamentare M5s, Gaetano Pedullà: “La Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo ha affossato una missione per verificare il rispetto dello stato di diritto in Italia”, ha detto. Per Pedullà si tratta di “una vergognosa autocensura orchestrata dai gruppi politici di destra, per salvare il governo di Giorgia Meloni: “Il Ppe ha cambiato posizione rispetto a quanto già votato e approvato nella Commissione per le libertà civili: la missione, infatti, era stata già approvata dai coordinatori con il voto favorevole dell’eurodeputata tedesca Lena Dupont”.

Secondo la ricostruzione di Pedullà, la missione dava seguito all’audizione dello scorso mese di maggio promossa dal working group sullo stato di diritto presieduto dall’ex premier belga Sophie Wilmès e l’affossamento della trasferta italiana sarebbe parte di una strategia del centro-destra finalizzata a nascondere i vari casi di bavagli alla stampa imposti dalla maggioranza, accompagnati dagli attentati ai giornalisti, dalle ammende comminate da Garanti “indipendenti”, dalle decine di querele bavaglio…

“Adesso capiamo perché Fratelli d’Italia e Lega stanno votando tutte quelle marchette alle multinazionali proposte dal Ppe: in cambio vogliono mettere una museruola sulla progressiva contrazione in Italia dell’indipendenza della stampa, della magistratura e delle libertà civili, sociali e democratiche”, ha concluso l’M5s.

Contro la cancellazione si sono levate le veementi proteste dei capigruppo socialista Iratxe Garcia Perez e liberale Valérie Hayer.

Floridia: “Se Meloni non ha nulla da nascondere, voti sì”

“È gravissimo quello che è accaduto a Bruxelles – attacca la senatrice M5S e presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, “Censurare il monitoraggio europeo in un momento così delicato è un segnale politico intimidatorio. Se Meloni non ha niente da nascondere dica ai suoi in Europa di evitare questa vera e propria censura, o magari invece le fa comodo?”.

“Chi ha paura della missione della Commissione?” chiede l’Fnsi

“Chi ha paura della missione europea in Italia?”, si chiede invece il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani,  “È bene specificare che questa missione era stata già approvata dai Coordinatori della Commissione. Ma solo per quella in Italia. Confermata invece quella in Spagna”, sottolinea Di Trapani.

“Del resto, l’Italia è il Paese dove lo European Media Freedom Act viene violato – prosegue -. Ricordiamo che da un anno sappiamo che alcuni giornalisti italiani sono stati spiati con Paragon, ma nessuno ci dice da chi e perché. Da oltre un anno la Rai è senza Presidente eletto secondo le indicazioni di legge. E da quasi un anno la Vigilanza Rai è bloccata. E l’Italia è il Paese dove la maggioranza di governo sta lavorando al “recepimento beffa” della Direttiva europea anti-Slapp, contro le querele temerarie, recependola solo per quelle transfrontaliere: sostanzialmente lasciando intatto il bavaglio alla libertà di stampa stretto da questa forma di intimidazione ai giornalisti per via legale”.

Fdi e Lupi difendono il voto contrario

A difendere il blitz l’eurodeputato Fdi, copresidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini: “La Conferenza dei Capigruppo dell’Eurocamera ha dimostrato che oggi per le sinistre non è più facile come un tempo utilizzare le missioni parlamentari all’estero per fini politici” e aggiunge, “ora che le maggioranze sono cambiate la questione gli si è ribaltata contro”.

“È grave – ribatte Maurizio Lupi, leader di Noi moderati – che qualcuno al Parlamento europeo abbia proposto una missione in Italia per verificare lo stato di diritto, la libertà di stampa e la giustizia, peraltro a ridosso di un referendum, non che la missione sia stata bloccata. Quello di screditare l’Italia all’estero è un antico vizio della sinistra, che pur di attaccare il governo non esita a danneggiare il nostro Paese: il Partito Popolare Europeo ha fatto benissimo ad opporsi”.