Fine guerra mai, il Parlamento Ue boccia il Piano di Trump per la pace in Ucraina

Il Parlamento Ue si schiera con Kiev e Boccia il piano di Trump. I 5 Stelle: "Così si mettono i bastoni tra le ruote al processo di pace"

Fine guerra mai, il Parlamento Ue boccia il Piano di Trump per la pace in Ucraina

Ancora una volta l’Europa rema in direzione ostinata e contraria a chi cerca la pace. Il Parlamento europeo, a dispetto delle trattative in corso per la fine delle ostilità tra Russia e Ucraina, si schiera con Kiev e rigetta gli sforzi sui negoziati dell’amministrazione di Donald Trump. “Nessun territorio occupato sarà mai riconosciuto come russo”. È quanto afferma l’Eurocamera nella relazione sul piano di pace per l’Ucraina, approvata a Strasburgo con 401 voti a favore, 70 contrari e 90 astenuti. La relazione riconosce gli sforzi negoziali degli Usa, ma critica “l’ambivalenza di Washington”, giudicata “dannosa ai fini di una pace duratura”.

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Il Parlamento Ue si schiera con Kiev e bacchetta Trump

Qualsiasi accordo, affermano gli eurodeputati, non potrà limitare il diritto dell’Ucraina a difendere sovranità e integrità territoriale, né la sua libertà di scegliere le proprie alleanze, senza veti russi. I deputati ribadiscono che una pace sostenibile richiede prima un cessate il fuoco efficace, sostenuto da solide garanzie di sicurezza per Kiev da parte dell’Ue e degli Stati Uniti – equivalenti all’Articolo 5 della Nato e all’Articolo 42.7 dell’Ue – per prevenire, dissuadere e contrastare immediatamente qualsiasi nuova aggressione.

Inoltre si afferma, come abbiamo detto, che nessun territorio ucraino temporaneamente occupato sarà legalmente riconosciuto dall’Ue e dai suoi Stati membri come territorio russo. Si sottolinea poi la necessità del coinvolgimento europeo in qualsiasi negoziato di pace, poiché l’esito della guerra in Ucraina avrà un impatto profondo sulla sicurezza europea e si ribadisce che “nulla sull’Ucraina deve essere deciso senza l’Ucraina, e nulla sull’Europa senza l’Europa”.

L’Ue parla di ambivalenza di Washington

Secondo il testo approvato dall’Eurocamera, il Parlamento riconosce gli sforzi dell’amministrazione statunitense per porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Tuttavia, considera l’ambivalenza politica di Washington nei confronti di Kiev dannosa all’obiettivo ultimo di raggiungere una pace duratura. I deputati sottolineano inoltre che qualsiasi accordo di pace non deve limitare la capacità dell’Ucraina di difendere la propria sovranità, indipendenza e integrità territoriale. L’Ucraina è libera di scegliere le proprie alleanze politiche e di sicurezza senza che la Russia possa esercitare un potere di veto, affermano gli eurodeputati.

La questione spinosa degli asset russi

Sul tema delicatissimo del prestito di risarcimento per l’Ucraina, basato sui beni russi congelati, nella risoluzione si sottolinea che qualsiasi accordo di pace deve prevedere un pieno risarcimento da parte della Russia per i danni materiali e immateriali causati in Ucraina. I deputati chiedono all’Ue e ai suoi Stati membri di adottare e attuare, senza ulteriori ritardi, un “prestito di risarcimento” legalmente e finanziariamente solido per il paese, garantito dai beni russi congelati. Precisano che la sorte e le condizioni di investimento di tali beni non possono essere oggetto di negoziato senza l’Ue.

Il Parlamento ribadisce infine che nessuna sanzione dell’Ue deve essere revocata prima dell’attuazione di un accordo di pace basato su negoziati. Qualora la Russia rifiutasse di avviare seri colloqui di pace, l’Ue dovrebbe imporre ulteriori sanzioni. Sanzioni e uso dei beni russi congelati per finanziare l’Ucraina dunque. Insomma l’Europa continua a soffiare sul fuoco e a provocare Mosca.

La replica di Putin e di Euroclear

La confisca di capitali russi congelati in Europa a beneficio dell’Ucraina sarebbe “un furto”, e la Russia sta preparando un “pacchetto di risposte” se ciò avverrà, ha detto il presidente Vladimir Putin. Sulla questione peraltro è intervenuto Euroclear. L’uso degli asset russi implicherà “costi del debito più alti” per i governi europei, ha sottolineato la società belga che detiene gran parte dei beni congelati di Mosca in una lettera inviata alla Commissione Ue.

Il M5S contro la risoluzione del Parlamento Ue

La risoluzione ha incassato il sostegno di un’ ampia maggioranza che comprende FdI, FI, Pd e Avs. Sul fronte del centrodestra si è invece astenuta la Lega mentre i Cinque stelle si sono divisi: tre contrari e quattro astenuti, tra cui Pasquale Tridico e Gaetano Pedullà. Ma a proposito dei Cinque stelle la sostanza, nonostante le sensibilità diverse su alcuni punti del testo abbiano determinato il voto contrario di tre pentastellati e l’astensione di altri quattro, non cambia. Il parere rimane negativo. Lo dimostra la nota congiunta firmata dalla delegazione del M5S. “La risoluzione votata dal Parlamento europeo sull’Ucraina è un tentativo maldestro di mettere i bastoni fra le ruote nel processo di pace in corso. Il testo promuove una strategia di pace europea che deve fondarsi sulla preservazione e il ripristino dell’integrità territoriale dell’Ucraina, una soluzione irrealistica visto l’andamento sul terreno della guerra e dei negoziati mediati dagli Stati Uniti”, si legge nella nota dei Cinque Stelle.