L'Editoriale

Meloni in fuga dalla realtà

Schlein avrà pure disertato Atreju, ma è una bazzecola rispetto alla fuga continua dal contraddittorio - e dalla realtà - di Meloni.

Meloni in fuga dalla realtà

Si fa presto a dare del fuggiasco al leader del principale partito di opposizione. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che, da quasi tre anni (dalla caporetto comunicativa di Cutro in poi), la prima a scappare è proprio colei che, in spregio del pericolo (e un po’ pure del ridicolo), ha lanciato l’accusa.

“Con il suo nannimorettiano ‘mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo per niente’ ha comunque fatto parlare di noi. Chi scappa dimostra di non avere contenuti”. Parola di Giorgia Meloni rivolta ad Elly Schlein dal palco di Atreju. Intendiamoci, declinando l’invito della premier ad un confronto sul palco della kermesse di Fratelli d’Italia perché allargato all’alleato Giuseppe Conte (il quale, a differenza della segretaria Pd, l’invito lo ha accettato), la segretaria Pd ha fornito alla presidente del Consiglio il pretesto, oltre che per attaccarla, pure per evitare il faccia a faccia con il leader del Movimento 5 Stelle.

Ma ciò detto, che sia proprio Meloni ad accusare chicchessia di scappare è a dir poco paradossale. Lei che, nel celebre fuorionda con Trump, confessava di non voler “mai parlare con la stampa italiana”, ad eccezione di quella ‘amica’ ovviamente, dà lezione su una materia dalla quale farebbe bene a tenersi il più possibile al largo. Quanto ai contenuti, stendiamo un velo pietoso. Tornando a chi scappa da chi, Schlein avrà pure disertato Atreju, ma è una bazzecola rispetto alla fuga continua dal contraddittorio – e dalla realtà – di Meloni.