La manovra di bilancio finisce nel mirino del Codacons, che non usa mezzi termini e parla di “briciole” destinate ai consumatori, mentre milioni di famiglie continuano a fare i conti con un’inflazione che ha eroso il potere d’acquisto. Secondo l’associazione, la Legge di Bilancio si limita infatti a interventi marginali e frammentari, senza affrontare quello che viene definito il vero nodo dell’emergenza economica: l’aumento dei prezzi a fronte di salari sostanzialmente fermi.
Nella sua analisi, il Codacons sottolinea come negli ultimi anni l’Italia abbia registrato una fortissima spinta inflattiva, con effetti diretti e pesanti sui redditi. Tra il 2022 e il 2023 l’inflazione cumulata ha raggiunto il +13,8%, provocando una drastica riduzione del potere d’acquisto. Un fenomeno che ha colpito in modo trasversale lavoratori dipendenti e pensionati, i cui salari, in termini reali, risultano oggi sensibilmente più bassi rispetto a quelli di quattro anni fa.
La Manovra continua a far discutere. Per il Codacons lascia solo le “briciole ai consumatori colpiti dall’inflazione”
È proprio su questo punto che l’associazione dei consumatori denuncia l’assenza di una strategia strutturale. Nella manovra, sostiene il Codacons, non ci sono interventi incisivi sul fronte dei salari né strumenti in grado di contrastare in modo duraturo il caro-prezzi sui beni e sui servizi essenziali. Le misure previste si configurano come semplici interventi tampone, insufficienti a compensare le perdite subite dalle famiglie e incapaci di fermare un impoverimento che appare progressivo.
Pur riconoscendo la prudenza rivendicata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Codacons avverte che la situazione dei consumatori resta stagnante. Senza un cambio di rotta deciso, fatto di politiche efficaci per sostenere i redditi e contenere l’aumento dei prezzi, il potere d’acquisto è destinato a ridursi ulteriormente, con conseguenze sociali ed economiche sempre più gravi.