Sorgenia allunga l’agonia

di Sergio Patti

Sorgenia evita la rottura di cassa e tampona la crisi di liquidità innescata dal blocco delle linee bancarie. Il crollo della società energetica, gravata da 1,9 miliardi di debiti con le banche, e che rischia di travolgere l’intero impero di Carlo De Benedetti, è stato rinviato ancora una volta in extremis. Il management sta stringendo su alcune cessioni, tra cui la vendita del fotovoltaico alla società Usa ContourGlobal per 20 milioni e alcune autorizzazioni eoliche in Francia. Ma senza il recupero della normale operatività bancaria i giorni sembrano contati per il produttore elettrico.

Difficile standstill

Per questo i legali del gruppo puntano su una ristrutturazione del debito e in particolare sulla definizione di un accordo di standstill con le banche creditrici (una sospensione concordata delle scadenze di rimborso e del pagamento degli interessi), come confermato in un comunicato della stessa società Cir emesso ieri sui richiesta delal Consob. Per quanto concerne invece le discussioni per dare una prospettiva all’intero progetto industriale, la holding della famiglia De Benedetti ha confermato la sua disponibilità a supportare il piano di ristrutturazione di Sorgenia e di avere comunicato alle banche i termini e le condizioni della propria proposta. Proposta con la quale il gruppo si dice disposto a investire appena qualche decina di milioni di risorse proprie e che di conseguenza è stato respinto dalle banche finanziatrici.

Ipotesi esproprio

Gli istituti hanno invece comunicato a Sorgenia che stanno lavorando su una ipotesi di operazione alternativa, implementabile anche nel caso in cui gli azionisti non intendessero partecipare alla manovra di ristrutturazione finanziaria. Si tratta, in altre parole, dello schema in cui gli istituti rileverebbero il controllo del gruppo energetico, convertendo tutto il debito in eccesso (600 milioni di euro e senza il supporto degli attuali soci Cir e Verbund). Ad oggi, tuttavia, le banche non hanno formulato alcuna proposta formale in tal senso.