Trasferta milanese amara per Renzi

dalla Redazione

Missione milanese per il premier Matteo Renzi, che prima del vertice sull’Esposizione universale ha visitato la scuola elementare Massaua. Renzi è stato accolto dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia e da alcune decine di bambini, arrivando con 40 minuti di ritardo rispetto al previsto. Diverse decine di alunni della scuola milanese di via Massaua lo hanno accolto nel cortile, con i genitori e i nonni in curiosa attesa oltre alla recinzione, fra il ‘pubblico’ anche una decina di insegnanti della scuola San Giusto che, indossando cappelli da cuoco, hanno mostrato all’indirizzo del premier dei cartelloni per chiedergli di ”salvarli” dal passaggio alla competenza statale da quella comunale, considerata rischiosa. A quanto si è saputo, la scuola visitata questa mattina dal capo del governo (che si trova oltre la circonvallazione a ovest del centro di Milano) è stata scelta dopo una lettera inviata a Roma sui finanziamenti per il rifacimento degli edifici scolastici: la struttura è infatti fra le più vecchie della città.

“Voi siete molto importanti, anche se non votate. datemi una mano a cambiare l’Italia”: questo il senso del messaggio che il premier Matteo Renzi ha dato agli alunni della scuola elementare di via Massaua a Milano, secondo quanto si è appreso al termine della visita. Agli alunni il capo del,Governo ha donato una copia della Costituzione, il testo “che ci fa stare insieme” e ha elogiato il ruolo degli insegnanti.

Il premier è arrivato poi alla sede della società Expo. Accanto alla sede è stato allestito un banchetto della Lega Nord e il premier, prima di entrare, ha stretto la mano a chi era lì. Ma ad accogliere il premier anche alcune decine di manifestanti: Gridando ‘vergogna, vergogna’ con cartelli e bandiere rosse con la scritta ‘stop sfratti, sgomberi e pignoramenti’ si sono avvicinati alla sede di Expo poco dopo l’arrivo del premier Matteo Renzi. I contestatori urlano ‘Expo è una truffa’ ed espongono cartelli con la scritta ‘una solo grande opera, casa per tutti’. Un cordone di polizia li tiene in via Dante, a una cinquantina di metri dalla sede della società.

“Non intendo fare da spettatore. Il controllo ha senso se si ha possibilità e capacità di incidere. Ne parlerò con Renzi, ma sono convinto che anche lui la pensa così”. Lo ha detto,a Radio Città Futura, Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. “I comitati d’affari fanno male quanto la criminalità organizzata – ha proseguito Cantone – distruggono l’economia e la concorrenza e scaricano sullo Stato e sui cittadini i costi del loro malaffare”. Cantone ha parlato anche della necessità di reintrodurre reati come il falso in bilancio e rivedere i tempi della prescrizione: “sarebbe utilissimo, così come credo sarebbe opportuno qualche ritocco alla legge Severino, soprattutto per dare maggiori poteri all’Autorità anti-corruzione”. L’auto riciclaggio? “Un reato senz’altro da introdurre, anche se ad onor del vero – ha concluso – credo che abbia un’incidenza più limitata nella lotta alla corruzione”.