A Cutro neanche le salme hanno pace

Il ministero dell'Interno ha disposto il trasferimento a Bologna delle salme delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro.

A Cutro neanche le salme hanno pace

Il ministero dell’Interno, a sorpresa, ha disposto, questa mattina, il trasferimento a Bologna delle salme delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro. Il Viminale parla di una “soluzione provvisoria e non definitiva”.

Il ministero dell’Interno ha disposto il trasferimento a Bologna delle salme delle vittime del naufragio di Steccato di Cutro

Il ministero guidato da Matteo Piantedosi ha deciso lo spostamento a Bologna delle salme “per dare immediata dignità alle salme”. “Anche perché in Afghanistan non è semplice procedere nell’immediato al rimpatrio” fanno sapere fonti del Viminale. In ogni caso, precisa ancora il ministero, “si procederà sulla base delle richieste di ogni nucleo familiare con la soluzione definitiva. Qualora sia richiesto il rimpatrio della salma, lo Stato italiano se ne farà carico di tutti gli oneri”.

I familiari delle vittime afghane: “Il Governo italiano gioca con i morti”

I familiari delle vittime avevano chiesto di attendere qualche giorno per avere la possibilità di avviare le pratiche per il trasferimento delle salme nei Paesi di origine. Il Comune di Crotone, che ha raccolto le loro istanze, aveva già deliberato delle somme per sostenere i costi del trasferimento prelevandole dal Fondo migranti che poi sarebbe stato rimborsato dal Viminale.

“Il governo italiano gioca con i morti” recita un cartello mostrato da una donna afgana che nel naufragio di Steccato di Cutro ha perso la figlia e il genero. “Noi vogliamo i corpi delle vittime in paesi di origine in Afghanistan o dove famiglia vuole” è scritto in un altro cartello che spiega il motivo della protesta. “Hanno cercato di portare via bare senza dire niente prima” dice un altro afgano disteso sulla strada.

“L’impressione è che il governo voglia nascondere la polvere sotto il tappeto – ha detto Stefano Mancuso della Rete 26 febbraio -. Questo è un ennesimo oltraggio perché non viene rispettata la volontà dei familiari a piangere i morti dove preferiscono. Questa vergogna si aggiunge a due settimane di comportamenti disumani sia per i mancati soccorsi che per il trattamento ricevuto da governo le cui mancanze sono state coperte solo grazie a sacrificio dei volontari delle associazioni”.

Fratoianni: “Chiedo al governo che si attivi perché questo scempio venga bloccato”

“Mi hanno informato che i familiari delle vittime del naufragio di Cutro stanno protestando per l’improvvisa decisione di spostare le salme da Crotone a Bologna” ha detto l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni, prendendo la parola nell’aula di Montecitorio. “E peraltro violando ciò che era stato dichiarato pubblicamente – ha aggiunto – da molti esponenti del governo e cioè che lo Stato italiano si sarebbe fatto carico delle spese per il rimpatrio, un legittimo e necessario atto di pietà. Quello che sta accadendo non può essere tollerato. Almeno un po’ di umanità nella gestione di questa vicenda dopo quello che è accaduto sarebbe dovuta. Chiedo al governo che si attivi perché questo scempio venga bloccato, che non si proceda in questo modo almeno per garantire un po’ di dignità nella relazione con i sopravvissuti e i familiari di questa ennesima strage. Per favore – conclude Fratoianni – fermatevi”.