A Firenze parte il Risiko delle poltrone. Ed è sempre Renzi a dare le carte

Manovre con i soliti noti nel capoluogo toscano. Il piatto forte è il Credito fiorentino: in pole Bernabò Bocca.

A Firenze parte il Risiko delle poltrone. Ed è sempre Renzi a dare le carte

Si dice pronto a mettersi in gioco per candidarsi alle europee anche se i sondaggi sono inclementi e poi mettici pure che, in caso d’elezione, dovrebbe rinunciare alle laute consulenze estere che il Senato italiano non già gli vieta. La parabola politica di Matteo Renzi più che a Bruxelles però sembra proiettarlo al ritorno alle origini, nella città del Giglio, dove a quanto pare non si muove foglia se lui non voglia.

Manovre con i soliti noti nel capoluogo toscano. Il piatto forte è il Credito fiorentino: in pole Bernabò Bocca

Ne sa qualcosa il sindaco uscente Dario Nardella per cui l’ex amico è diventato una spina nel fianco e anche il presidente della Regione Eugenio Giani teme le sue mosse e lo rabbonisce come può. Fatto sta che dietro alle nomine più prestigiose alle latitudini dell’Arno pare esserci sempre la sua manina a conferma delle sue doti politiche, ma soprattutto della fama che lo insegue oramai dall’epoca dello schianto del referendum che gli costò Palazzo Chigi. Ossia di leader senza elettori ma mai senza potere.

L’ultima casella del gran manovrare in salsa renziana riguarda la presidenza della Fondazione del credito fiorentino. Per la quale è in pista anche il presidente di Federalberghi ed ex parlamentare forzista Bernabò Bocca: il Grande Gatsby dell’hotellerie italiana (il copyright del Foglio) ha una antica e consolidata amicizia con l’ex premier che potrebbe spalancargli la porta principale della cassaforte della città, uno degli ultimi bancomat di Firenze, centrale nel risiko delle poltronissime che saranno assegnate nel 2024 dove in primavera si vota per il nuovo sindaco.

Appuntamento elettorale in vista del quale si scrutano le stelle e soprattutto i desiderata renziani se è vero che il seguente messaggio è stato da ultimo recapitato da Italia Viva al Pd accusato di flirtare con Calenda: “Visto che avete fatto dichiarazioni sprezzanti verso Renzi che su Firenze forse qualcosina smuove a questo punto liberi tutti. In bocca al lupo”.

Nencini premiato con la presidenza del Gabinetto Vieusseux. E Carrai piazzato alla Fondazione Meyer

Ma sono mesi che l’ex Rottamatore fa pervenire messaggi poco rassicuranti al partito di cui è stato segretario e che ambirebbe a riconquistare la città: voti contrari su dossier sensibili per tacere della “minaccia” di mettere in campo una candidatura che per convinzione o solo per disturbo, manderebbe comunque in frantumi le ambizioni dem. In quest’ottica è stato tirato fuori dal cilindro persino il nome di Riccardo Nencini che nella scorsa legislatura fu così generoso con Renzi da regalargli la possibilità di fare gruppo al Senato sotto le insegne socialiste: rimasto privo di seggio, Nencini a parte la collaborazione con il Riformista è stato nominato presidente del Gabinetto Vieusseux, la prestigiosa istituzione culturale con sede a Palazzo Strozzi.

Ancora prima, rimanendo in zona, come presidente della Fondazione Palazzo Strozzi era stato nominato Giuseppe Morbidelli. Morbidelli chi? Già a capo della Banca CR Firenze all’epoca in cui Matteo Renzi da sindaco della città del giglio già sognava di scalare il Pd per sbarcare a Roma, è l’avvocato che ha curato (insieme all’attuale vicepresidente del Csm Fabio Pinelli) il conflitto di attribuzione di fronte alla Consulta sollevato dal Senato contro i magistrati fiorentini che hanno indagato per finanziamento illecito nell’ambito dell’inchiesta su Fondazione Open, Renzi e altri pezzi da novanta del giglio magico.

Tra cui Marco Carrai presidente di Toscana aeroporti, da pochi giorni nominato presidente della Fondazione Meyer e ritenuto anche il grande manovratore per le prossime nomine nel credito fiorentino. Insomma un grande risiko sull’Arno anche se per i soliti maliziosi, il colpaccio più importante di tutti Renzi lo avrebbe fatto a Roma. Quando il Csm ha nominato nuovo procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia che, con il voto decisivo del vicepresidente Pinelli, ha prevalso su Ettore Squillace Greco di Magistratura democratica.