A letto con le baby squillo dei Parioli, il marito della Mussolini se la cava con un anno e 1800 euro di multa. Floriani ha patteggiato la pena

di Alessandro Righi

Un anno di reclusione e 1800 euro di multa. È questa la pena, dopo il patteggiamento, per il reato di prostituzione minorile inflitta a Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, davanti al gup Riccardo Amoroso per la vicenda delle baby squillo dei Parioli. Stando alla Procura, Floriani sarebbe stato il cliente di una delle due studentesse minorenni che si prostituivano in un appartamento del quartiere romano. Per il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi, Floriani, al pari di un’altra dozzina di clienti che hanno già chiuso i conti con un anno di patteggiamento, sarebbe stato in qualche modo consapevole della minore età delle due ragazzine che all’epoca dei fatti (primavera/estate 2013) avevano 15 e 16 anni.

LE INDAGINI E GLI ARRESTI
Secondo quanto era emerso dalle indagini, le ragazze venivano fatte prostituire da cinque persone (finite poi agli arresti) che prendevano poi una percentuale sui loro guadagni. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia presentata dalla madre di una delle due minorenni, esasperata dall’inconsueta aggressività della figlia e dalla sua ingiustificata disponibilità economica che l’aveva portata, tra l’altro, ad andar via di casa. Da lì è uscita fuori una storia di grande squallore che coinvolge ragazzine di 14 e 15 diventate cocainomani e fuori ogni controllo e adulti rapaci. È stata la prima ragazzina, la 14enne, a convincere la compagna di scuola a seguirla nell’attività di prostituta. Un’attività che, secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe iniziata nel maggio 2013 in un appartamento affittato da un persona che però è risultata essere inconsapevole di quanto avvenisse nella casa. La quattordicenne era stata adescata nel corso di colloqui in chat sul sito “incontri bacheca” da tre uomini che le trovavano i clienti e che trattenevano una percentuale sui compensi. Negli ultimi tempi lo sfruttamento delle due minori era “gestito” da uno degli arrestati, che aveva adibito a casa chiusa un appartamento in viale Parioli. Trovava clienti attraverso siti online di incontri. Secondo la ricostruzione dei carabinieri le due studentesse arrivavano nell’appartamento quasi tutti i pomeriggi, dopo scuola, e utilizzavano i soldi guadagnati anche per l’acquisto di stupefacenti.

IL CONIUGE
Floriani, un ex capitano della Guardia di finanza, nel marzo 2014 si era presentato spontaneamente dai magistrati: tra i numeri intercettati per ricostruire i movimenti delle minorenni c’era anche il suo. Floriani aveva negato di aver avuto rapporti con le ragazzine, ma la Procura aveva definito le prove “incontrovertibili”. Floriani aveva poi ammesso gli incontri sessuali con le baby squillo, sostenendo però di non essere a conoscenza della loro età reale: “Sono entrato in contatto con una di loro attraverso il sito bakecaincontri. Ho preso il numero e ho chiamato”. Tesi poi caduta. Come testimonia lo stesso patteggiamento.