A Roma il sindaco non informa più. Gualtieri aveva promesso più trasparenza. Ma ha subito chiuso il giornale voluto dalla Raggi

La testata "La Sindaca informa" era stata lanciata dall'ex sindaca di Roma nel 2016 per dare una svolta alla comunicazione istituzionale.

A Roma il sindaco non informa più. Gualtieri aveva promesso più trasparenza. Ma ha subito chiuso il giornale voluto dalla Raggi

Comunicare ai romani gli obiettivi raggiunti e quelli in programma ma, soprattutto, informare i cittadini meno avvezzi all’uso di internet attraverso un comodo settimanale. Nasceva su questi presupposti la pubblicazione La Sindaca informa – e il relativo sito internet – lanciata nel novembre 2016 dall’ex prima cittadina Virginia Raggi per dare una svolta alla comunicazione istituzionale, avvicinandola ai cittadini. Un esperimento innovativo, tanto da esser ripreso in altre città italiane, che però proprio a Roma finisce curiosamente in soffitta, facendo fare un passo indietro sulla trasparenza alla Capitale.

La testata “La Sindaca informa” era stata lanciata dall’ex sindaca di Roma nel 2016

A decretare la fine di questo progetto, il quale nel corso del tempo è arrivato ad una tiratura di 15mila copie, è stata la delibera della Giunta capitolina, guidata da Roberto Gualtieri, del 4 marzo scorso con cui è stata sancita “la cancellazione della testata La Sindaca informa, registrata al Registro della Stampa del Tribunale Civile di Roma l’8 febbraio 2018”. Una scelta che, secondo molti, sarebbe dettata dal fatto che il settimanale costava 4.500 euro al mese.

Cifra che a ben vedere non sembra eccessiva, tanto più se la si considera in relazione alla sua utilità di informare e comunicare ai cittadini, ma l’Amministrazione Pd deve aver pensato il contrario. Quel che è certo è che questa cancellazione ha irritato non poco il Movimento 5 Stelle, con il consigliere Paolo Ferrara che a La Notizia ha spiegato che “il Sindaco Gualtieri si è presentato parlando di trasparenza e contatto con i cittadini ma poi elimina un mezzo di informazione utile specialmente per chi non usa le nuove tecnologie”.

Il pentastellato spiega che la scelta di eliminare questo strumento comunicativo, a suo parere, deriva dal fatto che il primo cittadino dem “non ha nulla da raccontare visto che le uniche cose fatte fin qui sono l’eredità che gli ha lasciato la nostra Amministrazione”.

Il progetto nasce a fine 2016 quando la Raggi, decisa a dare una svolta alla problematica comunicazione del Campidoglio, lancia un bollettino informativo online rilanciandolo sui social network per raggiungere quanti più cittadini possibile. Quel che è subito balzato agli occhi è che la lodevole iniziativa, malgrado le aspre critiche dalle opposizioni convinti fosse uno strumento di propaganda, non poteva bastare a colmare il gap informativo visto che moltissime persone non hanno grande dimestichezza con internet.

Così a dicembre 2017 il progetto evolve e all’edizione online ne viene affiancata una in formato cartaceo, con una tiratura di 15mila copie. Edizione dopo edizione, malgrado alcuni inciampi come quando l’Autorità garante per la comunicazione in periodo elettorale ne sospende la pubblicazione per 15 giorni, l’esperimento va avanti raccogliendo consensi fino alla sua chiusura. Ormai di quel progetto sopravvive esclusivamente la pagina internet – tutt’ora online – che, proprio come il cartaceo, è abbandonata a sé stessa tanto che l’ultima pubblicazione, la numero 205, risale al 31 luglio 2021.

Così l’unica certezza è che il sindaco Gualtieri che in campagna elettorale ha più volte parlato di trasparenza e informazione, raccontando di rivoluzioni in arrivo in ogni settore, per quanto riguarda la comunicazione ha scelto il modello più vecchio possibile ossia basato su un uso basilare dei social e le vetuste conferenze stampa. Insomma l’esatto opposto di una comunicazione 2.0 su cui, invece, aveva puntato la Raggi.