A Roma record di insediamenti abusivi. Novemila persone ridotte a vivere per strada

Roma Capitale degli insediamenti abusivi, che continuano a proliferare anche lì dove erano stati sgomberati.

A Roma record di insediamenti abusivi. Novemila persone ridotte a vivere per strada

Roma Capitale, sì, ma degli insediamenti abusivi, che continuano a proliferare anche lì dove erano stati sgomberati. In sei anni, secondo i dati a disposizione, ci sarebbe stato un incremento di circa un centinaio di insediamenti. Nel 2018, infatti, un censimento della Polizia locale aveva ‘scovato’ 218 tendopoli di varie dimensioni, in 28 delle quali c’era una situazione di forte degrado. In questi anni sono state portate avanti operazioni di sgombero e bonifica che, però, non hanno modificato la situazione.

Roma Capitale degli insediamenti abusivi, che continuano a proliferare anche lì dove erano stati sgomberati

I circa 9mila senzatetto capitolini, infatti, allontanati da un insediamento dopo l’intervento della Polizia municipale, spesso, preferendo la strada, non accettano l’assistenza della Sala operativa sociale, così si spostano e si accampano altrove. E mentre Roma continua a sprofondare nel degrado, dal Campidoglio annunciano grandi interventi in vista del Giubileo, come quello di rigenerazione e valorizzazione dell’asse urbano del Tevere, proprio lì dove sorgono gran parte delle tendopoli. Per esempio, è stata annunciata la creazione dell’Oasi Naturalistica tra Ponte Milvio e Ponte Flaminio, che sarà realizzata con un investimento complessivo di circa 1 milione di euro nell’area golenale della sponda destra del Tevere, in un’area di circa 6 ettari e mezzo che, attualmente, è quasi del tutto inaccessibile a causa, appunto, della presenza di insediamenti abusivi.

Novemila persone ridotte a vivere per strada. Gli sgomberi effettuati negli anni non sono serviti. Le tendopoli si sono solo spostate

Tra Ponte Milvio e Ponte Duca d’Aosta, invece, è prevista la realizzazione di piazze d’affaccio attrezzate con sedute, la rigenerazione del patrimonio arboreo e la sistemazione dei percorsi. Ma proprio sotto il Ponte Duca d’Aosta è presente una tendopoli che, nonostante l’incendio di un anno fa – probabilmente doloso, che aveva distrutto tutti i giacigli – resiste e, anzi, si ingrandisce. In tutta la Capitale si contano circa 300 micro insediamenti: c’è quello nel parco in viale Pretoriano, davanti alla pista ciclabile, dove ‘risiedono’ circa 40 senza fissa dimora. Un altro, invece, sorge sotto le Mura Aureliane di San Lorenzo.

Nonostante gli sgomberi effettuati nel 2022, e poi di nuovo lo scorso anno, è ancora lì: 22 tende in totale. E ancora: sotto Ponte Vittorio Emanuele, nei pressi di San Pietro, si contano sempre più tende sotto le arcate e sulla banchina. Ma gli insediamenti spontanei sorgono un po’ ovunque, dal centro alle periferie. Intanto Gualtieri parla di un “grande intervento per la città che termineremo entro il 2024 per mettere a disposizione di turisti e pellegrini in arrivo con il Giubileo questa incredibile risorsa”. L’obiettivo è recuperare “zone meravigliose spesso abbandonate”. Ma di dove andranno a finire i senzatetto oggi accampati sulle sponde del fiume il sindaco non fa parola.