A Roma un anno di disastri firmati Pd. Torna la Raggi e inchioda Gualtieri

L'ex sindaca di Roma Virginia Raggi si prende la sua rivincita e palesa l'inconsistenza delle strabilianti promesse di Gualtieri.

A Roma un anno di disastri firmati Pd. Torna la Raggi e inchioda Gualtieri

A un anno dalle amministrative che a Roma hanno visto trionfare il democratico Roberto Gualtieri, l’ex prima cittadina Virginia Raggi rompe un lungo silenzio ed interviene a gamba tesa sulle questioni capitoline e, implacabile, boccia a tutto tondo l’operato del suo successore.

L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi si prende la sua rivincita e palesa l’inconsistenza delle strabilianti promesse di Gualtieri

Amministrare una città, soprattutto una città come Roma, non è certo facile. E lei lo sa bene. Tant’è che nel lungo post in cui elenca tutte le storture di questa (ormai non più) nuova amministrazione, esordisce così: “Per un anno ho evitato di criticare l’operato di Roberto Gualtieri. So bene quanto possa essere complesso amministrare una città come Roma e credo sia giusto concedere tempo, quello che a me non è stato mai dato, per prendere le redini del comando”.

Ricorderanno tutti, in effetti, i fiumi d’inchiostro utilizzati per “parlare” della Raggi, tant’è che sui social qualcuno aveva anche coniato l’hashtag #ècolpadellaraggi, un’espressione ormai divenuta di uso comune e che, ancora oggi, qualcuno, per la città, ripete sogghignando. Cinghiali, frigoriferi, spazzatura, buche. Insomma, qualunque cosa non funzionasse a Roma, anche a pochi mesi dall’inizio del suo mandato, veniva imputato alla malagestione del Comune, anzi della Raggi.

“Io finii su tutte le pagine dei giornali”, ricorda, “perché un cinghiale aveva infastidito una signora all’uscita di un supermercato in un piccolo comune, amministrato dalla Lega, a 20 chilometri da Roma”. A questo proposito proprio qualche giorno fa il consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara, denunciava la sparizione del sindaco dem dalla rassegna stampa: “oggi”, ha scritto Ferrara, “i giornali parlano di lui in soli 12 articoli. In un periodo simile della sua sindacatura, Virginia Raggi arrivava a venir citata in quasi 200 pezzi”.

Ma l’ex sindaca non ha fatto il gioco dei suoi detrattori e ha dato 12 mesi di tempo al nuovo inquilino di Palazzo Senatorio prima di andargliele a dire. Dopotutto, ciò che accade in Campidoglio è tuttora a lei ben noto visto che, ad oggi, siede tra i banchi dell’opposizione in Aula Giulio Cesare. “Ma la vede la città?”, si chiede Raggi, “Roma è peggiorata da ogni punto di vista”.

E proprio in una giornata nera per i trasporti nella Capitale, con una mattinata che ha fatto infuriare non pochi pendolari, con i treni della Metro B che si sono fermati per tre ore, Raggi ricorda le promesse disattese di Gualtieri, che in campagna elettorale aveva annunciato che Roma sarebbe diventata la ‘Città dei 15 minuti’.

“Nella realtà”, incalza Raggi, “al di là dell’inaugurazione dei 1000 bus che ha acquistato l’amministrazione guidata da me, le metro sono peggiorate e la Roma-Ostia è sempre ferma”. E sui rifiuti? Il giudizio di Raggi è per forza di cose negativo. In fondo, come ha riportato l’Agenzia capitolina per il controllo della qualità dei servizi pubblici, sono gli stessi cittadini a non dare la sufficienza al sindaco sulla raccolta dei rifiuti e sulla pulizia stradale.

Il fantomatico piano straordinario annunciato a gran voce da Gualtieri all’indomani della vittoria fa infatti storcere il naso anche a Raggi: “Doveva ripulire Roma entro Natale 2021”, scrive, “siamo arrivati alle soglie di Natale 2022 e la situazione è soltanto peggiorata. La raccolta differenziata”, continua, “sotto la sua guida è peggiorata scendendo al 45,9% e sta anche togliendo la raccolta porta a porta, lanciata da Ignazio Marino e potenziata negli scorsi anni. Basta fare un giro per la città: è sporca come non mai”.

Insomma, l’ex sindaca si prende la sua rivincita e palesa l’inconsistenza delle strabilianti promesse dell’attuale primo cittadino.