A Roma veterinari a 800 euro al mese

Cercasi veterinari professionisti alla modica cifra di mille euro lordi al mese. Il datore di lavoro? Il Comune di Roma.

A Roma veterinari a 800 euro al mese

Cercasi veterinari professionisti alla modica cifra di mille euro lordi al mese. Il datore di lavoro? Il Comune di Roma. Esatto, proprio così. Il Campidoglio infatti è alla ricerca di due veterinari con almeno sette anni d’esperienza che siano disposti a lavorare da domani 1° aprile 2023 fino al 31 dicembre 2024 per assistere il bestiame allevato presso le aziende agricole romane “Tenuta del Cavaliere” e “Castel di Guido”.

Cercasi veterinari professionisti alla modica cifra di mille euro lordi al mese. Il datore di lavoro? Il Comune di Roma

Il compenso previsto per la collaborazione? Appena 9mila euro l’anno per il 2023, comprensivo di Enpav e Iva al 22% se dovuta, e di 12mila euro per il 2024. Insomma, 21mila euro lordi per 21mesi che, conti alla mano, fanno circa 800 euro netti al mese, per un lavoro praticamente h24. È previsto infatti, come si legge sul bando, che è in scadenza oggi, un orario flessibile, sulla base delle esigenze di servizio, la disponibilità per emergenze anche in orario notturno e, se necessario e richiesto dall’amministrazione capitolina, lo svolgimento di attività durante le festività nazionali e nei giorni di sabato e domenica, anche in reperibilità.

Insomma, il Comune cerca professionisti da sfruttare. Professionisti con un diploma di laurea in Medicina Veterinaria, conseguita da almeno dieci anni, un’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Veterinario, conseguita da almeno sette, e una comprovata esperienza nello svolgimento della libera professione o della professione presso strutture pubbliche o private di almeno tre anni nell’ultimo quinquennio.

Oltre, è chiaro, a essere automuniti visto che le due aziende agricole distano tra loro ben 40 chilometri e che, con tutte le probabilità, i lavoratori dovranno barcamenarsi quotidianamente tra i due luoghi. Oltre alla medicina veterinaria del bestiame, poi, dovranno anche occuparsi della gestazione dei capi riproduttori, della diagnosi e della cura delle patologie, dell’assistenza al parto, della lotta della mortalità neonatale e della prevenzione delle zoppie.

Il tutto per uno stipendio da stagista. Il bando in questione ha fatto infuriare il consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, e Presidente della Commissione Ambiente in Campidoglio, Daniele Diaco, che ha denunciato la situazione puntando il dito contro il sindaco: “Nel magico mondo di Gualtieri”, dice, “anche lo sfruttamento professionale è una triste, squallida realtà”.

Inoltre, raggiunto da La Notizia, ha commentato: “Trovo Ingiusto e anti-etico proporre un bando con queste cifre, soprattutto per dei professionisti. Un’offerta più alta avrebbe permesso di trovare le migliori figure e garantire così il benessere animale. Un bando così scritto, invece, oltre che del lavoratore va a discapito anche degli animali”. Insomma, oltre il danno anche la beffa! Tra l’altro un impegno del genere, con orari flessibili e disponibilità pressoché assoluta, non lascerebbe ai veterinari assunti alcuna possibilità di potersi giostrare con altre collaborazioni.

Un episodio che accade proprio mentre si discute tanto di condizioni di lavoro inadeguate e stipendi bassi. Tragicomico, poi, che mentre la nuova segreteria del Partito democratico, guidata da Elly Schlein, si è allineata al Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte e sia salita sul carro di chi chiede una legge sul salario minimo, il sindaco di Roma, dello stesso partito di Schlein, si muova in direzione esattamente contraria contribuendo invece a infoltire la già affollata schiera dei ‘working poor’, i lavoratori poveri, ovvero coloro che, pur avendo un’entrata mensile non guadagnano abbastanza da superare la soglia di povertà. Un fenomeno che in Italia, tra l’altro, è in aumento.