A sinistra di Gualtieri non c’è pace: maggioranza spaccata anche sugli asili nido

L'assessore di sinistra Catarci contro la mozione del Pd sui servizi educativi 0-6 anni: si apre un altro fronte nella maggioranza Gualtieri.

A sinistra di Gualtieri non c’è pace: maggioranza spaccata anche sugli asili nido

Qualche crepa era già apparsa nelle scorse settimane. Ma ora iniziano a diventare sempre di più, facendo temere che un crollo non sia poi impossibile. La sinistra che sostiene il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, inizia a vacillare e a contestare apertamente l’operato del primo cittadino o del Pd. L’ultimo caso è quello degli asili nido, con la mozione dem (a prima firma Carla Fermariello-Riccardo Corbucci) che scatena l’ira dell’assessore al Personale, Andrea Catarci. Esponente di Sinistra Civica Ecologista appunto.

La maggioranza di Gualtieri spaccata anche sui servizi educativi 0-6 anni

Gli stessi che più volte hanno contestato l’idea del sindaco di tirare dritto sul termovalorizzatore, considerandolo l’unica possibile soluzione sul fronte dei rifiuti. E gli stessi che di recente hanno incontrato lo stesso sindaco per consegnarli un documento e chiedere maggiore attenzione su alcuni temi su cui la divergenza di opinioni sembra chiara. L’ultimo caso, come detto, riguarda i servizi educativi 0-6 anni, con la mozione presentata dal Pd che proprio non piace a Catarci.

Tanto da parlare di un atto in cui gli esponenti dem sono “davvero generosi con le destre al governo” invece di “valorizzare alcune delle migliorie più importanti apportate al sistema dell’azione della giunta Gualtieri”. Insomma, una mozione che pare scritta “dalla destra più che dalla maggioranza”, come accusa Catarci parlando a RomaToday. Per l’assessore alcune indicazioni della mozione sono condivisibili e hanno già previsto un impegno della giunta, come sul Tfr del personale supplente.

Ma ci sono ben cinque punti contestati, a partire dal tetto di spesa imposto dallo Stato per pagare i contratti a tempo determinato. O, anche, le questioni del tavolo che il Pd chiede per ripensare il modello organizzativo o ancora le graduatorie dei precari, su cui bisognerebbe sollecitare il governo, secondo Catarci. E non manca una risposta piccata sul fatto che non si rivendicano le 650 stabilizzazioni decise dalla giunta. E la spaccatura è servita.