Abuso d’ufficio, nei guai Oliverio. Il Governatore indagato per Calabria verde

Avrebbe trasferito un dipendente da un Comune ad un altro per motivi politici. E questo rischia di costare caro al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio (Pd) che ora è indagato per Calabria verde, l’ente in house della Regione, assieme ad altre cinque persone, per due ipotesi di abuso d’ufficio. Nei guai infatti, insieme al governatore, ci è finito pure l’ex sindaco di Acquaro, Giuseppe Barillaro (ex Udc oggi vicino al Pd). È lui il dipendente che, stando all’inchiesta, sarebbe stato favorito. Sul piano formale Barillaro sarebbe stato trasferito per esigenze organizzative, motivazione che però non ha convinto il procuratore capo Nicola Gratteri.

Secondo i pm, infatti, non sono stati rispettati gli aspetti legali connessi al trasferimento del dipendente che è stato anche sindaco del Comune di Acquaro e consigliere provinciale di Vibo Valentia. Piuttosto, il trasferimento sarebbe stato finalizzato a creare una condizione di vantaggio per Barillaro e anche per chi l’aveva attivata cioè il presidente della Regione Oliverio. Per quest’ultimo il vantaggio sarebbe stato politico grazie al consenso elettorale che Barillaro poteva orientare in provincia di Vibo Valentia. Il dipendente è stato comandato a Calabria Verde nel 2014, quando Oliverio è stato eletto alla Regione. Il trasferimento è stato poi prorogato l’anno successivo. Ecco perché per la Procura sono due gli abusi d’ufficio.