Accise e Rc auto, nuova stangata in arrivo per gli automobilisti italiani: quanto si pagherà di più nel 2026

Nel 2026 scatta l'aumento delle accise sul diesel e l'incremento dell'aliquota dell'Rc auto: stangata in arrivo per gli automobilisti.

Accise e Rc auto, nuova stangata in arrivo per gli automobilisti italiani: quanto si pagherà di più nel 2026

La nuova stangata per gli automobilisti italiani si avvicina. Da gennaio saliranno i costi relativi al possesso e l’utilizzo dell’auto, con il riallineamento delle accise sui carburanti e l’aumento dei costi dell’Rc auto. Due misure introdotte dal governo che avranno impatti diretti sui consumatori.

La buona notizia arriva invece sul fronte delle multe: il decreto Milleproroghe ha bloccato l’aggiornamento dell’importo delle sanzioni stradali. Altrimenti l’aumento sarebbe stato di circa il 2%. Per esempio per un divieto di sosta si sarebbe passati da 42 a 43 euro, per l’infrazione dei limiti di velocità da 845 a 862 euro. Si tratta del terzo blocco consecutivo degli importi, ma le altre stangate restano. Entriamo nel dettaglio.

Stangata sugli automobilisti con l’aumento delle accise

Dal primo gennaio scatta l’aumento per il diesel di 4,05 centesimi al litro in seguito al riordinamento delle accise. Per lo Stato si tratta di un incremento delle entrate pari a 552 milioni di euro nel 2026. Considerando anche l’Iva al 22%, come spiega il Codacons, un pieno di diesel da 50 litri il prossimo anno costerà 2,47 euro in più. Per un totale annuo stimato in quasi 60 euro per ogni auto.

Dall’altra parte ci sarà una riduzione delle accise sulla benzina, ma vanno ricordate due cose. La prima è che le auto a diesel sono più di quelle a benzina in Italia, quindi l’intervento del governo peserà sugli automobilisti, anche se non su tutti. E poi che la riduzione è tutt’altro che scontata per la benzina. A maggio, infatti, era prevista una riduzione di 1,5 centesimi ma i ribassi reali sono stati molto inferiori.

Possibili aumenti anche per l’Rc auto

Un emendamento alla Manovra introduce poi aumenti sull’Rc auto. A crescere, in particolare, è l’aliquota relativa ai rischi di infortunio al conducente e per il rischio di assistenza stradale. Varrà per i contratti stipulati o rinnovati dal gennaio del 2026: l’aliquota salirà dal 2,5% al 12,5%. Per lo Stato si prevedono incassi da 115 milioni di euro. E questi rincari si sommano agli aumenti già avvenuti negli ultimi anni: il Codacons stima che dal 2022 a oggi il costo medio di una polizza è passato da 353 euro ai 415 attuali.