Acea archivia i primi nove mesi dell’anno con ricavi pro forma in crescita del 7% a 2,2 miliardi di euro, con un Ebitda di 1,084 miliardi (+8% in un anno). I dati non considerano le attività di Acea Energia, classificata come discontinued operation e destinata a essere ceduta entro il primo semestre 2026. L’utile netto di gruppo si attesta a 415 milioni di euro, +46%, vista la plusvalenza generata dalla cessione della rete in alta tensione, mentre l’utile netto ricorrente è di 301 milioni, +8%.
Gli investimenti salgono del 6% a 1,01 miliardi. “Grazie al forte incremento dei risultati conseguiti nei primi nove mesi dell’anno, Acea conferma il percorso di crescita organica e sostenibile comunicato ai mercati”, ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea. “L’ampia visibilità che abbiamo oggi sulla performance del Gruppo ci consente di rivedere al rialzo la guidance 2025 in termini di Ebitda”, ha detto il numero uno del gruppo che prevede ora un margine operativo lordo pro-forma in crescita dell’8-10%.
Acea, risultati in crescita nei primi nove mesi del 2025
Nella nota di Acea si spiega che gli ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ammontano a 595,7 milioni, in aumento di circa il 13% rispetto al 2024 pro-forma, a seguito degli investimenti realizzati e dell’entrata in esercizio di cespiti precedentemente in costruzione, in particolare nelle aree Acqua Italia, Reti e Illuminazione Pubblica. Variazione influenzata anche dagli accantonamenti al fondo esodo e mobilità (30 milioni) riconducibili all’avvio dell’utilizzo dell’istituto dell’isopensione.
L’Ebit consolidato pro-forma è in crescita del 2,7% a 488,2 milioni. Un incremento riconducibile alla crescita dell’Ebitda, parzialmente compensata dall’aumento degli ammortamenti, delle svalutazioni e degli accantonamenti. Gli oneri finanziari netti pro-forma sono pari a 97,2 milioni, dai 93 milioni del 2024 nello stesso periodo. In merito all’offerta ricevuta il 4 giugno da Eni Plenitude per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Acea Energia, il gruppo spiega che l’operazione, “coerente con la strategia delineata nel Piano Industriale 2024-2028, contribuirà al consolidamento del ruolo di Acea come operatore infrastrutturale, consentendo di reinvestire i proventi della cessione nello sviluppo di business regolati, con particolare attenzione al potenziamento degli investimenti per la messa in sicurezza della rete di distribuzione elettrica di Roma”.