Afghanistan, devastante terremoto: oltre 800 morti nelle province orientali

Afghanistan, devastante terremoto: oltre 620 morti nelle province orientali secodno un bilancio ancora provvisorio

Afghanistan, devastante terremoto: oltre 800 morti nelle province orientali

È una tragedia di proporzioni immani quella che ha colpito l’Afghanistan orientale. Un terremoto di magnitudo 6 sulla scala Richter ha causato almeno 800 vittime, secondo i dati preliminari diffusi dal ministero degli Interni di Kabul. Le province più colpite sono Kunar, dove si contano oltre 800 morti e 2500 feriti, e Nangarhar, con almeno 12 vittime accertate e 255 feriti. La scossa è stata registrata intorno alla mezzanotte locale, le 21.30 italiane, a una profondità di circa 8 chilometri.

Villaggi distrutti e strade interrotte

Sharafat Zaman, portavoce del ministero della Salute, ha spiegato che numerosi villaggi sono stati distrutti e che i soccorsi stanno operando in condizioni estreme. La valle di Mazar, nel distretto di Norgal, è una delle aree più colpite: molte abitazioni sono crollate e centinaia di persone risultano ancora intrappolate sotto le macerie. Le frane hanno bloccato le strade, costringendo la polizia locale a ricorrere ai soccorsi aerei.

Il ministero della Difesa afghano ha inviato 30 medici e 800 chili di medicinali a Kunar per supportare ospedali già al collasso. Intanto, nella vicina Nangarhar, decine di volontari hanno raggiunto gli ospedali per donare sangue e assistere i feriti.

La mobilitazione internazionale

Il sisma ha suscitato immediata preoccupazione a livello internazionale. “Il team delle Nazioni Unite in Afghanistan è mobilitato e non risparmierà sforzi per assistere le persone in difficoltà”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, esprimendo cordoglio alle famiglie delle vittime e vicinanza ai feriti. Anche l’ufficio Onu in Afghanistan ha diffuso un messaggio di dolore per le centinaia di morti causate dal sisma.