Al Campidoglio la Muraro non basta. Spunta un’altra impresentabile nei paRaggi. A Vittoria Cristotomi la delega per la riqualificazione urbana, ma è indagata per corruzione

Al Campidoglio Muraro non basta. Un'altra impresentabile nei paRaggi. A Vittoria Cristotomi la delega per la riqualificazione, ma è indagata per corruzione.

Il cambiamento, nonostante mille annunci e promesse, tarda ad arrivare. E ora oltre al danno c’è pure la beffa. Già, perché da qualche giorno Paola Muraro non è più l’unica indagata nella squadra di governo di Virginia Raggi in Campidoglio. La scorsa settimana, infatti, la sindaca ha scelto come sua delegata alla gestione dei finanziamenti pubblici per la riqualificazione urbana tale Vittoria Crisostomi, già dirigente del Campidoglio. Tutto lecito. Se non fosse, però, che il nome dell’architetto, che aveva ricevuto un incarico anche nella precedente amministrazione del commissario Tronca, figura nelle carte di un’inchiesta per corruzione. La nomina, riportata dal Corriere della Sera, ha subito scatenato polemiche, ma potrebbe avere vita breve: il Comune ha fatto sapere che nella recente procedura di interpello dei dirigenti capitolini la Crisostomi aveva dichiarato di non avere procedimenti penali a carico. Lasciando intendere che l’incarico potrebbe a questo punto anche essere revocato.

Certo è però che sembra davvero non vedere mai la fine il tunnel di incidenti di percorso lungo il cammino di Virginia Raggi. Risolta da poco (e a fatica) la grana del Bilancio e delle Partecipate, con la Muraro fresca di proroga delle indagini (altri sei mesi per l’assessora all’Ambiente), e i soliti malumori sullo stipendio di Salvatore Romeo e sul ruolo di Raffaele Marra, adesso tocca all’ultima arrivata far discutere. Ma cerchiamo di capire, a questo punto, chi sia la Cristotomi. Con un’ordinanza del 18 novembre è stata scelta come delegata del sindaco alla gestione dei finanziamenti pubblici. Un ruolo delicato, che prevede la gestione di milioni di euro vitali per la riqualificazione di Roma. Peccato però che la dirigente sia indagata per corruzione: secondo l’accusa, ai tempi della giunta di Ignazio Marino l’architetto sarebbe intervenuta in favore del costruttore Emiliano Cerasi per ottenere una variazione ad un progetto in zona Laurentina dall’ex assessore all’urbanistica Giovanni Caudo. Da allora la Crisostomi ha continuato a mantenere i suoi incarichi dirigenziali in Campidoglio anche sotto Tronca, ma adesso ha ricevuto addirittura una promozione entrando nello staff personale della sindaca.

Ovviamente non potevano che arrivare, immediate, le reazioni dell’opposizione: “A chi la poltrona di nuovo delegato alla gestione dei finanziamenti pubblici per la riqualificazione urbana? Ma che domande, a una indagata per corruzione insieme a un paio di costruttori”, ha attaccato la deputata Pd Alessia Morani. “Non bastavano Marra, Romeo e la Muraro: i neogarantisti a Cinque stelle Di Maio e Di Battista non hanno nulla da dire a riguardo?”, chiede la senatrice dem Maria Spilabotte. Ma è possibile che tali critiche muoiano già nei prossimi giorni, secondo la versione del Campidoglio.