Al Pirellone non passa la sfiducia. La Lega s’intesta i disastri di Gallera. L’assessore lombardo al welfare rimane al suo posto. Il governatore Fontana lo ha difeso fino alla fine

Tanto tuonò che piovve? No, non in questo caso: nonostante siano mesi che i consiglieri regionali in Lombardia, siano, trasversalmente rispetto alle appartenenze partitiche, molto critici – per usare un eufemismo – nei confornti dell’operato dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, il consiglio regionale della Lombardia ha respinto la mozione del Movimento 5 Stelle che chiedeva alla Giunta un cambio alla guida dell’assessorato in questione. Gallera rimane dunque al suo posto nonostante le non brillanti performance nella lotta all’epidemia – sia nella prima che nella esconda ondata – tant’è che è lo stesso esponente forzista ad aver ammesso ieri, solo per citarne una, che “il tema del contact tracing, della pressione sugli ospedali, sono saltati in quasi tutte le regioni ed evidentemente anche nella nostra regione”.

In ogni caso il documento messo al voto ieri al Pirellone, considerato dalle opposizioni come una vera a e propria sfiducia nei confronti dell’assessore, è stato bocciato con 31 Sì e 47 No, mentre solo un consigliere non ha partecipato al voto, nonostante la votazione si sia svolta in modalità segreta, su richiesta degli stessi pentastellati. La realpolitik prevale sempre, of course, e Gallera ringrazia: “Ringrazio di cuore il presidente Attilio Fontana e i consiglieri di maggioranza per la grande prova di determinazione e compattezza. La mozione di sfiducia presentata dal M5S è stata respinta da tutta la maggioranza. Io e i dirigenti della dg Welfare continuiamo a lavorare al massimo della nostra capacità per la salute dei cittadini”.

È stato lo stesso governatore lombardo, il leghista Attilio Fontana, a convincere persino il suo capo Matteo Salvini (non certo un estimatore di Gallera) che non fosse il caso di aprire proprio ora una crisi di maggioranza con un rimpasto in un assessorato chiave come quello che si occupa della Sanità. Simul stabunt simul cadent. Ovviamente non la pensa così l’opposizione, e il capogruppo del M5S Lombardia, Massimo De Rosa, primo firmatario della mozione attacca: “Hanno sbagliato su tutto: vaccini, tamponi, tracciamento, trasporti. L’Assessorato andava resettato molti mesi fa. Eppure la Lega continua a difenderne e giustificare l’inadeguato operato. Questo perché le responsabilità del presidente Fontana sono legate a doppio filo con quelle dell’assessore Gallera. Qui – aggiunge – non si tratta di accusare una singola persona o chi occupa una poltrona: ha fallito tutto un sistema di offerta socio sanitaria. Hanno sbagliato su tutto: vaccini, tamponi, tracciamento e trasporti. L’assessorato andava resettato molti mesi fa, eppure la Lega continua a difenderne l’operato. Sono i cittadini lombardi a toccare con mano quotidianamente la gestione disastrosa della pandemia da parte della Regione”.

Sulla stessa linea si esprime il capogruppo del Partito democratico Fabio Pizzul: “Per l’ennesima volta Lega e alleati si autoassolvono sulla gestione della pandemia, nonostante errori evidenti come il mancato approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali necessari a garantire la vaccinazione a tutte le categorie più esposte”. Fin dall’inizio, continua Pizzul, “Fontana e Gallera si sono arroccati nel palazzo da dove hanno a più riprese rassicurato la popolazione che tutto veniva gestito per il meglio. Non è così ormai è evidente a tutti, e non fa bene ai cittadini una giunta regionale che nega la realtà. Noi non smetteremo di denunciare ciò non funziona- conclude l’esponente dem-, dalle Rsa ai vaccini, dalla medicina territoriale alle Usca, perché questa pandemia non dovrà essere, quando finalmente succederà, passata invano”.