Alfano: emergenza profughi nel Mediterraneo

dalla Redazione

“Secondo le nostre informazioni, in Nordafrica ci sono tra 300 e 600 mila persone in attesa di transitare nel Mediterraneo”. Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha parlato da Palermo dove si trovava per un convegno sull’immigrazione. “Noi ci batteremo perché l’Europa difenda le frontiere”, ha poi aggiunto. “Non è una questione solo italiana – ha ribadito – ci batteremo perché questa frontiera venga difesa. C’è lo strumento, si chiama Frontex, e va potenziato. Se non si difende la frontiera non si risolve il problema degli sbarchi”.

Nei primi tre mesi del 2014, si apprende da fonti del Viminale, sono 10.962 gli stranieri sbarcati in Italia nei primi tre mesi dell’anno. Un numero che supera di ben sette volte gli arrivi registrati nel primo trimestre del 2013 (1.524). Andando verso l’estate, con il miglioramento delle condizioni del mare, è prevedibile che gli sbarchi continuino ad alti ritmi, viste anche le condizioni di grande instabilità dei Paesi di provenienza dei barconi, Libia in primis.

All’attacco la Lega, con Roberto Maroni che ha puntato il dito contro la cancellazione del reato di clandestinità: ”Arriveranno in Italia – ha detto – flotte di barconi”. ”Si tratta di una sciocchezza perché il segnale che si dà all’altra sponda del Mediterraneo è: ‘Venite pure in Italia, e non sarete mai espulsi’. Le grandi organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani conoscono bene la situazione di ogni singolo paese – ha proseguito – e fanno andare i flussi da una parte o dall’altra a seconda del sistema giuridico che c’è nei singoli paesi”. Secondo Maroni quindi il provvedimento ”è frutto di una decisione ideologica” e ”il risultato sarà un boomerang”.