Alfano prova a inchiodare Renzi

di Angelo Perfetti

Renzi prova smarcarsi cercando di non restare strangolato nelle spire delle larghe intese, quelle – per intenderci – che ormai da due anni hanno ingessato la politica italiana incapace di fare le riforme. Proprio quelle riforme che sono il cavallo di battaglia (elettorale) del segretario Pd. E così Alfano prova a metterlo all’angolo, costringendolo a scendere in campo  a favore di letta ma dentro al suo governo. “Discutiamo, bene, di legge elettorale – ha detto Alfano – ma gli italiani non mangiano quella. Ora dobbiamo dedicarci al governo che non può subire un piccolo maquillage”, avverte Angelino Alfano che non molla la presa sul Pd e chiede a Matteo Renzi di mettere suoi uomini nel nuovo esecutivo.  Il leader Ncd, dallo studio di Porta a porta, pungola il segretario Pd e dice: ”Il governo deve essere nuovo e deve vedere protagonista Renzi”. Il che vuol dire, chiarisce, che ”o il Pd offre una leadership, quella di Letta, sostenuta da Renzi o non vale la pena di continuare ed è meglio andare al voto”. Alfano avverte che l’Ncd e’ ”indisponibile a sostenere il governo con minore affetto di quello dimostrato dal Pd” ma avanza una precisa richiesta al Nazareno: ”Ci vogliono ministri riconducibili a Renzi”, dice Alfano a Vespa che sintetizza la formula con la richiesta che il nuovo segretario Pd ”si sporchi le mani” con un coinvolgimento chiaramente diretto a lui nel nuovo esecutivo ipotizzato da Alfano. In tutto questo ragionamento c’è qualcosa che però non quadra: andare al voto – al di là delle dichiarazioni di facciata – è esattamente ciò che converrebbe a Renzi per monetizzare subito il consenso che ha, senza appunto “sporcarsi le mani”. Una minaccia, dunque, che sembra essere fatta senza alcun potenziale esplosivo. Oggi come oggi, a rimetterci dal voto sarebbe proprio Ncd.