Alla Margherita sapevano dei milioni all’estero

di Clemente Pistilli

Dei bonifici milionari alla TTT erano a conoscenza tutti nella Margherita, quelle movimentazioni erano inserite nella contabilità del partito. Ad assicurarlo, ieri mattina davanti al Tribunale di Roma, nel corso del processo all’ex tesoriere Luigi Lusi, è stato il consulente della difesa, il prof. Alfonso Di Carlo, ordinario di Economia all’Università di Tor Vergata. La società estera che secondo gli inquirenti veniva utilizzata dal già senatore, ora imputato di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita, per dirottare somme enormi, frutto dei rimborsi elettorali, e poi farle confluire sui suoi conti personali e investirle nell’immobiliare, sarebbero stati coscienti tutti gli esponenti del partito di Rutelli, già estromesso dal giudizio nel processo davanti alla Corte dei Conti.
I tredici milioni destinati a quella società, per il prof. Di Carlo, non sarebbero stati così altro che operazioni compiute dalla Margherita con un suo fornitore. A rispondere alle domande del pm e dei difensori di Lusi, gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, è stato inoltre Enzo Bianco, ex presidente dell’assemblea federale della Margherita, ex ministro dell’interno ed ex presidente del Copaco, attualmente per la quarta volta sindaco di Catania. Lusi, dinanzi all’accusa di aver rubato 23 milioni di euro, sostenne subito che aveva solo eseguito ordini, consegnando ingenti somme a tutti i big del partito, compreso Bianco. Quest’ultimo ha sostenuto di aver ricevuto dall’ex tesoriere 120-130 mila euro l’anno, ma che tali somme erano destinate alle attività di comunicazione. Nessun chiarimento però su quali attività esattamente sia stato investito tutto quel denaro. Per quanto riguarda poi la mancata convocazione dell’assemblea federale, Bianco ha affermato che non l’aveva convocata perché nessuno ne aveva fatto richiesta. “Ma era lei che doveva convocarla, non servivano altri”, hanno obiettato le difese. La prossima settimana a testimoniare saranno gli onorevoli Carra, Lusetti e il senatore Villari, testi della difesa, e poi verrà fatto un calendario per le conclusioni e la sentenza, prevista per i primi mesi del 2014. Il processo intanto non ha chiarito le tante accuse mosse da Lusi ai colleghi di partito.