All’aeroporto dell’Aquila

di Antonello Di Lella

Dopo che anche il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha stroncato la nascita del nuovo aeroporto di Preturo all’Aquila e con il partito del no allo scalo ulteriormente in crescita, ora sono arrivati anche gli avvisi di garanzia. Un aeroporto sempre più in picchiata dopo che la Procura della Repubblica ha messo nel mirino la commissione di gara che ha affidato l’appalto alla società Xpress per i prossimi vent’anni. Sono quattro gli indagati a cui viene contestata l’assegnazione della gestione dello scalo nonostante l’omissione da parte della società di alcuni documenti necessari per attestare i requisiti richiesti. Ma sulla tormentata vicenda ci sarebbero in corso anche altre indagini.  L’unica certezza è rappresentata dalla totale immobilità dello scalo aquilano. Dopo il volo di prova, in cui non sono mancati problemi, niente più. Ancora ignote le rotte. Con tante spese sostenute finora e uno scalo totalmente fermo e immobile, come denunciato già il mese scorso da La Notizia. Il Comune, in tempi passati, ebbe già modo di sottolineare che la tenuta dell’aeroporto sarebbe spettata alla società che si era aggiudicata la gestione. Sta di fatto però che il comune dell’Aquila stesso ha manifestato l’intenzione di puntare forte sullo scalo prevedendo un nuovo investimento di 600 mila euro per la demolizione e la ricostruzione di un hangar. La Xpress, intanto, ha già rimandato a casa la metà dei 60 lavoratori assunti. Questo perché la Regione ha bloccato i fondi che aveva destinato all’assunzione del personale per lo scalo dell’Aquila. Dubbi in passato sono stati sollevati da chi reputava  sovradimensionati due aeroporti per l’Abruzzo. E con quello di Pescara in forte crisi, e salvato pochi giorni fa da un finanziamento regionale. Non la pensa affatto così l’amministratore unico della società Xpress Giuseppe Musarella che solo un mese fa ha offerto rassicurazioni su quello che sarebbe il traffico dello scalo. Ora, però, il decollo sembra sempre più difficile. Perché la Procura vuole vederci chiaro sulla gara d’appalto effettuata per l’assegnazione della gestione.

All’Aquila decolla lo spreco: l’aeroporto è un fallimento

PUBBLICATO SULL’EDIZIONE CARTACEA DEL 18 GENNAIO 2014

di Antonello Di Lella

Del nuovo aeroporto dei Parchi dell’Aquila per ora non abbiamo che uno spot. Nemmeno ben riuscito visto che il volo inaugurale, pochi giorni prima del Natale, stava per trasformarsi in una vera commedia. Ritardi, errori e imprevisti, tanto che si è rischiato l’atterraggio a Pescara. E nonostante gli annunci di svolte epocali quello che c’è oggi a Preturo (L’Aquila) è solo uno scalo chiuso al traffico intorno al quale regna la totale incertezza. Chi aspettava, con l’inizio dell’anno, di scoprire le rotte percorribili in entrata e uscita dallo scalo aquilano è rimasto deluso. Sul sito dell’aeroporto dei Parchi è tutto fermo, immobile. I primi voli, secondo informazioni di corridoio, potrebbero partire in primavera. Ma la situazione appare molto più ingarbugliata.

Quale futuro
La gestione del nuovo scalo abruzzese è stata affidata alla Xpress. Il dubbio più grande sollevato da alcuni esperti del settore è quello legato alle effettive potenzialità di traffico: le maggiori criticità sollevate derivano da motivazioni strutturali, geografiche e demografiche. Ma l’amministratore unico della società Giuseppe Musarella, sollecitato in passato sull’argomento, ha rassicurato: “Abbiamo comunque 6 mila potenziali passeggeri ai quali cominceremo ad inviare le nostre offerte commerciali”. Certo è che la vicinanza a Roma e all’Aeroporto d’Abruzzo di Pescara fanno sì che qualche perplessità rimanga.
E intanto comune dell’Aquila e regione Abruzzo hanno fatto sapere che la tenuta sul mercato del nuovo scalo dovrà essere garantita dalla società che ne ha ottenuto la gestione per 20 anni. L’ultimo intervento pubblico dovrebbe essere stato il contributo con 2,8 milioni di euro di Fondi Fas per “lavori indispensabili per la messa in sicurezza”. Si tratta di uno degli ultimi atti della Giunta di Massimo Cialente deliberato lo scorso 30 dicembre.

Lavoratori in bilico
Sono 60 i lavoratori assunti nello scorso mese di novembre dalla Xpress per l’aeroporto di Preturo, parte dei quali sono già stati licenziati dopo i due mesi di prova. Le assunzioni dovevano essere garantite dal progetto della Regione “Lavorare in Abruzzo” con un contributo di 800 mila euro. Soldi però bloccati perché la Regione ha rilevato più di qualche contestazione alla società relativamente alle persone assunte. Tra le obiezioni sollevate dall’assessore al Lavoro Paolo Gatti l’assenza del requisito soggettivo della residenza in Abruzzo prima di una certa data. Ma ci sarebbero anche problemi con la fidejussione bancaria richiesta dal bando a garanzia degli investimenti. La società si è già detta pronta a chiarire tutto per far sì che si sblocchi il finanziamento regionale e per poter presto volare. Verso quali lidi resta ancora ignoto. Ma dietro tanta incertezza Cialente ha accusato la Regione di voler tarpare le ali alla città Aquila per favorire lo scalo di Pescara. Fatto sta che la situazione è bloccata, e i più pessimisti temono un clamoroso flop a meno che non si intervenga con un corposo finanziamento pubblico.