Allarme terrorismo. Preparava un attentato, preso jihadista a Potenza. Il macedone aveva in casa un arsenale e 900 video sull’uso e sulle potenzialità delle armi da guerra

L’allarme terrorismo in Italia è più alto che mai. Oggi un altro arresto ha confermato che il  nostro Paese continua ad essere nel mirino della jihad. Agim Miftarov, il 29enne macedone fermato a Potenza dai Ros con l’accusa di addestramento ad attività con finalità di terrorismo, aveva visto più di 900 video per modificare armi. E per il gip c’era un imminente pericolo di un attentato.

Durante le perquisizioni sono state trovate nella sua casa dei droni, abbigliamento militare e un cellulare, nel quale sono state rinvenuti, filmati di propaganda jihadista, ricerche su tecniche di autoaddestramento, in particolare con l’uso di droni commerciali armati e realizzazione fai da te di pistole taser, attraverso i quali stabiliva contatti con affiliati radicalizzati in Siria.

L’indagine sul macedone è iniziata nel 2009, per ricercare e identificare soggetti a rischio di radicalizzazione attraverso i profili social. In particolare, il profilo di Agim ha destato l’attenzione perché conteneva materiale riconducibile a gruppi terroristici, come l’ossessione per i video addestrativi, che secondo le autorità visionava in grandissima quantita, sull’uso e sulle potenzialità delle armi da guerra, di quelle in commercio e per le armi bianche. Sui social aveva inoltre circa 4mila contatti tutti legati al mondo dell’estremismo islamico. Prima di essere trasferito nel centro di permanenza, Agim viveva come un eremita. L’uomo temeva perquisizioni, tanto che una volta dopo essersi ferito con un’ascia non è andato al pronto soccorso.