Alta tensione sull’asse Usa-Cuba. Richiamato negli States il 60% del personale dell’ambasciata dopo gli attacchi ai diplomatici. Stop ai viaggi verso l’isola

Tensione di nuovo alta sull’asse Stati Uniti-Cuba. Gli Usa hanno deciso di bloccare il rilascio dei visti per Cuba e hanno fermato il viaggio delle delegazioni ufficiali verso l’Isola. Un’interruzione a scadenza indefinita presa dopo gli attacchi acustici ad alcuni diplomatici e dipendenti in servizio all’ambasciata americana a L’Avana. Gli attacchi in questione risalirebbero al 2016 e sarebbe stati condotto attraverso apparecchiature elettroniche che hanno causato problemi di salute alle vittime costrette a tornare in patria per curarsi. Ecco perché i cittadini americani sono stati invitati a non recarsi a Cuba per il timore di possibili attacchi agli hotel cubani.

Le autorità cubane hanno sempre negato ogni responsabilità relativamente all’episodio su cui indaga l’Fbi. Sono state ipotizzate possiibli interferenze di un terzo Stato.

La decisione presa dagli States riguarda il 60% del personale dell’ambasciata che dovrà lasciare la sede di rappresentanza in seguito a “specifici attacchi” contro i diplomatici statunitensi. A Cuba rimarrà soltanto il personale definito d’emergenza. Il minimo indispensabile quindi. L’ambasciata era stata riaperta nel 2015 dopo 54 anni di chiusura.