“Noi siamo persone ragionevoli. Se i cinque stelle hanno cambiato idea, basta dirlo. Se Fico e Di Maio hanno cambiato idea, basta dirlo, noi siamo qui”. E’ quanto ha detto, tornando alle tensioni tra Lega e M5S sul decreto fiscale, il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, intervenendo a Mezzocorona, in Trentino, a chiusura della campagna elettorale per le provinciali.
“Lo dicano – ha aggiunto il leader della Lega – ci sediamo al tavolo, si va avanti. Meglio per telefono che in tv. Il governo va avanti, certo, ci mancherebbe altro. Però la pazienza ha un limite. Adesso finire come Lega in mezzo alle beghe dei Cinquestelle, no. Si telefonassero”. Salvini, poco prima, aveva anche detto che gli avversari del Governo “sono fuori, diamoci una mano e lavoriamo insieme con umiltà, ma non cerchiamo altrove avversari o manine che cambiamo i decreti”. “Basta dire – ha aggiunto il vicepremier – abbiamo sbagliato e si ricomincia. Il Paese paese merita non litigi ma lavoro”.
In mattinata il presidente della Camera, Roberto Fico, sempre in riferimento alla questione decreto fiscale, aveva detto che “tutto ciò che non è all’interno del contratto di governo non può essere nelle leggi e nelle norme” aggiungendo che “il condono, lo scudo fiscale, non sono all’interno del contratto e quindi non vanno approvati”. “Il Movimento non solo non capirebbe – ha detto il presidente della Camera – ma non potrebbe proprio in alcun modo votarli”.