Altri guai per Letta, scoppia la rivolta Pd in Puglia. I consiglieri regionali contro le candidature: violano le regole del partito

Per Letta altri guai, scoppia la rivolta Pd in Puglia. I consiglieri regionali contro le candidature: violano le regole del partito

Sembra che neanche la pubblicazione delle liste ha portato un po’ di serenità nel Partito democratico. Anzi di ora in ora aumentano le critiche alle decisioni di Enrico Letta e i suoi, tanto che a fare rumore in queste ore è soprattutto l’iniziativa – per non dire la rivolta – della sezione locale del Pd in Puglia con i due consiglieri regionali dem, Ruggiero Mennea e Fabiano Amati, che hanno presentato un ricorso urgente “alla Commissione nazionale di garanzia per annullare le liste del Pd Puglia e modificarle”.

Secondo loro i candidati sono stati nominati in violazione di diverse regole interne: “Parità di genere perché composte con soli capilista uomini; mancanza di elezioni primarie o sistema di ampia consultazione (contendibilità); uguaglianza di tutti gli iscritti; designazioni collegiali; rappresentatività politica e territoriale; pubblicità della procedura di selezione; modalità democratica di approvazione delle candidature attraverso organi rappresentativi; rinunce e sostituzioni senza riconvocare la direzione nazionale”.

Critiche a Letta e mal di pancia nel partito

Critiche sulle modalità di selezione dei candidati che piovono da più parti. Ad aprire le danze è stata Monica Cirinnà che prima ha rinunciato alla candidatura e dopo ci ha ripensato, esattamente come ha fatto anche Alessia Morani. Critiche anche da Patrizia Prestipino che, come le colleghe, ha detto di essere stata “trattata malissimo” da Letta & Co. Ma c’è anche chi ha scelto un lungo silenzio prima di accettare la candidatura.

È successo con il senatore uscente Sandro Ruotolo, candidato uninominale Camera a Torre del Greco, che ieri ha detto che “è una sfida che ho accettato perché non si può restare indifferenti visto che in gioco c’è la nostra democrazia”.

Simile la posizione del senatore Tommaso Nannicini che ha affermato: “Scusate il silenzio. Non ero in vacanza. In questi giorni, si è parlato molto di mie eventuali candidature (o non candidature). Ho preferito non commentare, per non essere frainteso”. “Ho accettato la candidatura alla Camera nel collegio uninominale Prato-Pistoia-Mugello”, per poi concludere ringraziando il partito “per aver proposto questa sfida, che ho accettato pur sentendo il peso della responsabilità di riconquistare un collegio non semplice”.