Altro che dialogo sull’emergenza. Per le destre conta solo il consenso. Salvini e Meloni governano insieme 15 Regioni su 20. Il disastro parte da qui, ma lo scaricano su Conte

L’opposizione, cioè il centrodestra, sta giocando un gioco pericoloso in questo momento così drammatico per il nostro Paese. Sta cercando di lucrare consenso in un tempo in cui invece l’emergenza sanitaria dovrebbe renderla responsabile e farla unire alla lotta al virus, ma così non è. Da un lato Matteo Salvini & C. dicono che occorre fare un tavolo, collaborare, unirsi ma dall’altro lato, subdolamente, avvelena i pozzi, mina i sentieri, propaga il fuoco ribellista, cavalca l’onda populista. Il centrodestra non perde occasione per attaccare il governo.

Il primo fronte è quello della gestione della pandemia dopo – dicono – aver avuto quattro mesi di tempo. In effetti – come qualcuno nella stessa maggioranza ha ammesso – si poteva fare di più, ma il punto è un altro. Cosa avrebbe fatto il centrodestra al governo? Visto il dichiarato credo “no mask” e quasi negazionista il centrodestra avrebbe dato la stura a quel tipo di comportamento che avrebbe prodotto una ecatombe di contagiati come è successo in tutti i Paesi sovranisti. Anzi, se qualcosa si può contestare all’esecutivo è stato al contrario proprio una eccessiva prodigalità nelle riaperture estive. E poi, il centrodestra governa 15 Regioni su 20 ed ha poteri sulla Sanità più stringenti di quelli statali.

MODELLO TRUMP. La Lombardia, il Piemonte, la Liguria, governati dal centrodestra, sono il centro della seconda ondata pandemica ed allora possiamo ribaltare la domanda: che cosa hanno fatto Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi per evitare il disastro? Diciamo che non hanno fatto nulla, perché i loro governatori erano tutti presi a tenere il più possibile aperto tutto per favorire l’economia a scapito della salute. Non che l’economia non sia importante, ma la salute lo è di più. Sono due concezioni antitetiche del mondo il cui drammatico esito stiamo vedendo proprio in queste ore nelle elezioni Usa tra Donald Trump e Joe Biden.

La destra mondiale sovranista, a cui si ricollegano Salvini e la Meloni, è pericolosa per la sua visione irrazionalista e antiscientifica che sta provocando il disastro a livello mondiale perché se si infettano tutti poi è proprio l’economia la prima a risentirne. Dunque le accuse fatte al governo sono non solo inconsistenti, ma addirittura ipocrite perché loro avrebbero fatto ben peggio. La seconda ondata è dovuta proprio alle riaperture sconsiderate e meno male che c’era questo esecutivo. Salvini dice che non ci si infetta ai ristoranti, ma nei mezzi pubblici. Non ci vuole uno scienziato per capire che la probabilità è maggiore proprio nei luoghi di ristoro perché ci si toglie la mascherina ed è quello il momento pericoloso.

Meno lo è sui mezzi pubblici dove tutti la indossano, anche se l’affollamento è stato frutto di cattiva programmazione. Poi c’è il secondo fronte di critiche al governo e cioè il terrorismo. Nessuno nega che i tragici fatti avvenuti in Francia e Austria siano terribili, ma nel contempo non si può imputare all’applicazione delle regole Ue sui migranti la loro automatica consequenzialità. Dunque Salvini e soci devono comprendere che se vogliono veramente il dialogo con la maggioranza devono smetterla di menare fendenti, perché la precondizione dell’avvio di un “tavolo” è proprio smetterla di lucrare su pandemia e terrorismo, per essere chiari e Berlusconi, che è saggiamente moderato, dovrebbe influenzare i suoi alleati per fargli capire che non è più il tempo delle menzogne.