Amato non potrà presentare il suo libro nel carcere di San Vittore

Il libro dell'ex presidente della Consulta Giuliano Amato doveva essere presentato martedì nel carcere milanese di San Vittore.

Amato non potrà presentare il suo libro nel carcere di San Vittore

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha bloccato la presentazione a Milano, nel carcere di San Vittore, del libro dell’ex premier e presidente della Consulta, Giuliano Amato, dal titolo “Storie di diritti e democrazia. La Corte costituzionale nella società”. Per via Arenula si tratta di un rinvio per motivi organizzativi, ma la vicenda sta suscitando polemiche.

Il libro dell’ex presidente della Consulta Giuliano Amato doveva essere presentato martedì nel carcere milanese di San Vittore

L’evento, che era in programma domani alle 11, era organizzato dall’ufficio del Garante delle Persone Private della Libertà Personale del Comune di Milano, Francesco Maisto, insieme alla direzione della casa circondariale. Era previsto il coinvolgimento dei detenuti del Progetto “Costituzione Viva”, in un dialogo con lo stesso Amato e la la coautrice del volume, Donatella Stasio.

“Stamattina alle 11,30 abbiamo appreso con meraviglia e imbarazzo che Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non ha autorizzato la presentazione del libro” ha riferito Maisto in una nota. “Non conosciamo le motivazioni ufficiali di questa inopinata decisione giunta a 24 ore dall’evento, né possiamo ritenere, in mancanza di chiarimenti pur richiesti ripetutamente, che dipenda da fattori organizzativi come i tempi della richiesta di autorizzazione o la natura del libro visto che parla di Costituzione” ha aggiunto il Garante.

Tanto più che il libro di Amato, ha osservato ancora Maisto, “rappresenta la continuazione ideale del ‘Viaggio della Corte nelle carceri’ a seguito del quale è nato a San Vittore il Progetto formativo per i detenuti denominato ‘Costituzione Viva’, con il quale gli autori del libro hanno mantenuto un legame e con il quale avrebbero dialogato anche in questa occasione”.

Il Pd ha annunciato una interrogazione urgente al ministro Nordio

Fatto sta che la scelta del Dap ha provocato la protesta dell’opposizione, che con il senatore del Pd e vicecapogruppo a Palazzo Madama, Franco Mirabelli, ha annunciato una interrogazione urgente al ministro Nordio per sapere la ragione dello stop. “La scelta del Dap è preoccupante e, soprattutto, sarebbe grave se fosse legata al merito della presentazione o peggio ai relatori” ha commentato il senatore dem.

Dap: “Nessuna cancellazione, ma la proposta di riprogrammare ad altra data l’iniziativa”

“Nessuna cancellazione di un evento già programmato, ma la proposta di riprogrammare ad altra data l’iniziativa, pervenuta troppo tardi per poterne consentire un corretto inquadramento all’interno di un progetto formativo o trattamentale. Lo precisa, in una nota, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in merito a quanto affermato oggi dal Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Milano” afferma il Dap in una nota.

Nordio: “Ben lieto di questa importante occasione”

Via Arenula riferisce in una nota che il ministro Nordio, informato in serata della vicenda, è “ben lieto di questa importante occasione alla quale spera di poter partecipare. Il rinvio, come spiegato dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, è dovuto esclusivamente a difficoltà organizzative. La presenza, infatti, di personalità così qualificate e numerose all’interno dell’istituto penitenziario richiede un potenziamento di interventi che deve essere adeguatamente programmato”.