Ambiente, Fontana: “A destra manca il senso dell’emergenza”

“I 5S hanno messo sul tavolo numerose proposte per combattere la crisi climatica prima che sia tardi”.

Ambiente, Fontana: “A destra manca il senso dell’emergenza”

L’Onu ha lanciato l’allarme acqua parlando di “rischio di crisi imminente” e Papa Francesco ha detto che bisogna evitare che la siccità diventi “causa di guerre”. Ilaria Fontana, deputata M5S, è davvero tanto grave la situazione?
“Gli allarmi sono ormai innumerevoli e a quelli che ha citato aggiungo quello analogo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il recente report dell’Ipcc con cui numerosi scienziati hanno detto che non c’è più tempo da perdere. Il problema è concreto ma noto che manca il senso dell’emergenza in chi ci governa. E credo debba essere chiaro che la siccità fa parte di un fenomeno molto più ampio che è quello dei cambiamenti climatici su cui pesano le azioni umane”.

Intanto il governo Meloni ha annunciato l’arrivo del commissario per la siccità e l’ennesima cabina di regia. Sono soluzioni valide?
“Si sta solo perdendo tempo con gli annunci. La maggioranza non riesce neanche a trovare la quadra visto che un giorno dice di voler istituire un Commissario, poi il giorno dopo che forse neanche serve e il giorno dopo che ne servono addirittura più di uno. La realtà è che il tempo scarseggia e la natura è implacabile quindi è inevitabile che questa estate avremo un’emergenza idrica che andrà a peggiorare. Proprio con questa consapevolezza il Governo farebbe bene a darsi da fare subito, mettendo in atto opere di mitigazione del rischio ma non lo sta facendo e infatti ancora aspettiamo il decreto siccità annunciato settimane fa”.

Davanti a questi scenari da film horror, Giorgia Meloni non sembra prendere il problema sul serio e ha già detto di voler posticipare lo stop ai motori endotermici e il No alla direttiva Ue sulle Case green perché causerebbe un disastro economico…
“Per dire queste cose è evidente che la Meloni e i suoi alleati hanno una visione da medioevo del problema. Tra l’altro tra le cose che ha citato non ha ricordato il caso del Superbonus che l’Ue ha promosso a pieni voti mentre il Centrodestra lo ha bloccato. Riguardo ai motori a diesel e benzina rilevo che si sta facendo una scelta incomprensibile perché se non agisce il Governo, allora lo farà da solo il mercato e non credo sarà un bene. Riguardo al presunto disastro economico dall’attuazione delle politiche Green mi sento di dire che si tratta di un falso mito perché la Transizione ecologica è un processo graduale e rilevo anche che sul punto il Centrodestra ha una visione completamente miope che non tiene in considerazione l’esistenza dei Green jobs”.

Il Movimento 5 Stelle ha annunciato una mozione per affrontare il problema. Ci può spiegare di cosa si tratta?
“Abbiamo presentato diverse proposte per impegnare il Governo ad agire. In particolare chiediamo di strutturare meglio gli osservatori permanenti che permettono di conoscere nel dettaglio la situazione del bacino idrico italiano e di accrescere la resilienza dei sistemi di approvvigionamento, trattamento, stoccaggio e trasporto dell’acqua. Ridurre prelievi e captazioni da parte dei concessionari delle acque minerali. Riutilizzare le acque reflue e rimetterle in circolo soprattutto per l’agricoltura. Proponiamo anche di promuovere l’uso razionale della risorsa idrica, la creazione di un catasto a livello locale per tracciare tutte le concessioni sulle acque pubbliche e sapere in modo puntuale chi gestisce l’acqua, e anche di insistere sull’Agricoltura 4.0 che può e deve fare uso di droni e sistemi di irrigazione ‘goccia a goccia’ atti ad evitare inutili sprechi. Non meno importante riteniamo necessaria una campagna di formazione e informazione per sensibilizzare tutti sul problema”.

Avete in mente altre iniziative oltre a quella parlamentare?
“Rispettando le competenze di tutti, intendiamo portare avanti sia proposte a carattere nazionale che altre a livello territoriale. A livello comunale, ad esempio, proporremo l’istituzione di tavoli di lavoro che coinvolgano le autorità competenti per vegliare sulla qualità e sulla quantità dell’acqua. A livello regionale, considerando che queste hanno una competenza speciale, chiederemo di predisporre normative in grado di rispondere alle crisi idriche così da mitigarne gli effetti”.