Amianto killer alla Olivetti. Colpo di scena al processo: nuovi esami medici sugli ex lavoratori deceduti. Tra gli imputati anche Passera e De Benedetti

Esami medici da rifare su 12 ex lavoratori deceduti della Olivetti. Un cambio di scenario che ne promette delle belle nel processo per l’amianto alla Olivetti in corso ad Ivrea (Torino). Dopo le varie perizie mediche che hanno riscontrato una serie di pareri discordanti, il giudice Elena Stoppini ha fatto sapere che è in corso la revisione degli esami sui campionamenti biologici dei dodici ex lavoratori deceduti.
Per questo motivo già nei giorni scorsi un team della polizia giudiziaria ha prelevato i vetrini istologici per consegnarli al reparto di anatomia patologica dell’istituto clinico Humanitas, a Rozzano (Milano). I test sono cominciati il 29 aprile e proseguiranno il 13 maggio. L’obiettivo è quello di far luce al 100% su quei decessi. Una revisione prevista anche per altri due casi di persone ammalate. Solo per una delle vittime era stata svolta l’autopsia; per tutti gli altri ci si era basati sull’analisi delle cartelle cliniche. Un processo ostico che vede coinvolti quelli che erano i vertici dell’azienda. Tra questi anche Corrado Passera e Carlo De Benedetti. E proprio nella giornata di ieri è stato il turno del loro consulente tecnico:“Una occlusione intestinale, non un mesotelioma pleurico: fu questo a uccidere Marcello Costanzo, ex dipendente dell’Olivetti deceduto il 30 gennaio 2012”, ha spiegato Enrico Pira. Secondo il consulente il mesotelioma potrebbe essere contratto ovunque. L’accusa nel processo sostiene che i lavoratori sarebbero morti a causa dell’esposizione all’amianto. Nel corso dell’udienza sono intervenuti alcuni degli esperti delle difese dei 18 imputati.