All’Aquila volano gli stracci tra Fratelli d’Italia e Lega. Il sindaco Biondi (FdI) revoca le deleghe agli assessori del Carroccio

Tensione tra sovranisti a L’Aquila dove in consiglio comunale la Lega e Fratelli d’Italia se le sono date di santa ragione. A fare da paciere in territorio abruzzese è arrivata ieri la leader di FdI, Giorgia Meloni. La frattura è si è consumata sotto il sole cocente di metà luglio quando il capogruppo in consiglio comunale della Lega, Francesco De Santis, ha affermato di vergognarsi dell’operato dell’amministrazione. Un atteggiamento che ricorda vagamente, neanche troppo, quello di Matteo Salvini. Quando proprio un anno fa, direttamente dalle spiagge di Milano Marittima, aprì la crisi di governo con i Cinque Stelle nel Conte I.

Ma in Abruzzo tira tutta un’altra aria. O almeno così sembra. Il sindaco Pierluigi Biondi (nella foto), di FdI, tempo due giorni, ed ha ritirato le deleghe ai tre giovani assessori del Carroccio. Dando un segnale forte ma senza staccare la spina. Da quel dì nel capoluogo tutto tace. Ma se Salvini in queste ore è tutto preso dalla questione Open Arms, per la quale si ritroverà presto davanti al Tribunale dei Ministri di Palermo, la Meloni smorza i toni e parla di “una coalizione frizzante, come tutte le cose vive. Ma che marcia compatta quando è necessario. Così è accaduto anche qui e così accadrà anche in futuro. Penso alle prossime amministrative, penso al Comune di Avezzano – afferma la leader FdI -. Confido che anche a L’Aquila rientri tutto”.

La Meloni condanna apertamente le frasi di De Santis ma sdrammatizza: “Non credo che ci si possa obiettivamente vergognare dell’amministrazione Biondi. Però, magari la frase sbagliata di un singolo può essere corretta da altri’’. Certo è che nelle ultime ore si registrano movimenti di casacche che potrebbero cambiare gli scenari. La consigliera Elisabetta De Blasis ha lasciato la Lega per confluire nel gruppo misto; passaggio che potrebbe essere propedeutico ad un ritorno con gli azzurri, dai quali, d’altra parte, proviene. La Lega che adesso si ritrova con soli tre consiglieri potrebbe non riuscire a conservare i tre assessori. Un equilibrio precario nell’assise civica che potrebbe sfociare in un rimpasto che regalerebbe a Forza Italia un assessorato sfilandolo alla Lega. Solo un’ipotesi, per adesso. Confidando nel provvidenziale intervento riparatorio della Meloni.