Armi all’Ucraina, in gazzetta ufficiale il nuovo decreto. Per Mulè non c’è alcun segreto. Ma l’elenco di cosa inviamo a Kiev è classificato

Armi all'Ucraina, la lista di cosa inviamo a Kiev è classificata. Ma per il sottosegretario Mulè "non c’è alcun segreto su questo tema".

È stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto interministeriale del 22 aprile scorso (qui il testo) relativo alla cessione da parte della Difesa di armi, mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina decisa dal governo.

Armi all’Ucraina, la lista di cosa inviamo a Kiev è classificata

“È autorizzata la cessione alle autorità governative dell’Ucraina dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari di cui
al documento classificato elaborato dallo Stato maggiore della difesa (allegato)” si legge nel decreto citando un allegato – contenente l’elenco di armi ed equipaggiamenti che l’Italia sta fornendo a Kiev – che, tuttavia, risulta essere stato omesso in gazzetta ufficiale “in quanto documento classificato”.

I mezzi, i materiali e gli equipaggiamenti oggetto del decreto, è scritto nella parte pubblica dello stesso provvedimento, sono ceduti dall’Italia “a titolo non oneroso per la parte ricevente”.

“Lo Stato maggiore della difesa – si legge ancora nel decreto – è autorizzato ad adottare le procedure più rapide per assicurare la tempestiva consegna dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti”.

Armi all’Ucraina, Mulè: “Non c’è alcun segreto su questo tema”

“Sulla Gazzetta ufficiale è già stato pubblicato il decreto interministeriale, che porta la data del 22 aprile, sul nuovo invio di armi all’Ucraina: in calce al decreto che contiene un allegato con l’elenco di armi ed equipaggiamenti militari inviati ci sono le firme dei ministri Guerini, Di Maio e Franco” ha detto questa mattina a Radio24 il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè.

“È quindi evidente che non c’è alcun segreto su questo tema – ha detto ancora l’esponente dell’Esecutivo -: dovrebbero saperlo per primi gli esponenti del Movimento 5 stelle. Sarebbe sufficiente che il presidente Conte facesse due chiacchiere con il ministro Di Maio per sapere se tra quelle armi ve ne sono di difensive o offensive”.

E il secondo decreto sulle armi destinate all’Ucraina è stato oggetto anche di un’audizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini al Copasir. Si sono “condivisi i contenuti del secondo Decreto interministeriale”, ha fatto sapere in serata il presidente dell’organismo parlamentare di controllo sull’intelligence, Adolfo Urso, “sui quali il Comitato ha convenuto con il Governo nella apposizione del vincolo di segretezza, e gli esiti della riunione svoltasi nella base americana di Ramstein in Germania lo scorso 26 aprile con la partecipazione dei Paesi alleati nel sostegno al governo di Kiev”.