Ospedali di guerra e servizio militare: Germania e Francia fanno da apripista e l’Italia si accoda allegramente. “Reintrodurre in Italia un nuovo servizio militare, come in Francia e in Germania? Se lo deciderà il Parlamento sì. Io penso di proporre, prima in Consiglio dei ministri e poi in Parlamento, una bozza di disegno di legge da discutere che garantisca la difesa del Paese nei prossimi anni e che non parlerà soltanto di numero di militari ma proprio di organizzazione e di regole”, ha annunciato il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha poi specificato che l’ipotesi della proposta della reintroduzione del servizio militare in Italia sarebbe comunque su base volontaria, come in Francia e Germania, e non obbligatoria.
Da Macron a Crosetto: i piani per la nuova leva militare
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato l’istituzione di un servizio nazionale volontario e “puramente militare” di dieci mesi a partire dall’estate 2026, specificando che i volontari serviranno “esclusivamente sul territorio nazionale. Il nucleo sarà composto da giovani di 18 e 19 anni” e coinvolgerà 3.000 persone nell’estate 2026, prima di raggiungere l’obiettivo di 10.000 nel 2030 e 50.000 all’anno il 2035.
Nel giustificare la decisione, Macron ha detto che “l’unico modo” per evitare “il pericolo” è quello di “prepararsi” piuttosto che alimentare “la paura” nel contesto della minaccia russa: “In questo mondo incerto, dove la forza prevale sul diritto e la guerra è una realtà quotidiana, la nostra nazione non ha il diritto di cedere alla paura, al panico, all’impreparazione o alla divisione”.
La Germania si prepara alla guerra con Mosca
A metà novembre si era raggiunto l’accordo politico sulla riforma della leva in Germania. Se la visita medica sarà presto obbligatoria per tutti i ragazzi di sesso maschile di 18 anni, il compromesso fuoriuscito da una lunga trattativa a Berlino punta per ora solo sull’addestramento dei volontari. Il ricorso all’obbligatorietà viene previsto nel caso in cui la minaccia della sicurezza nel Paese dovesse richiederlo e se i volontari non fossero abbastanza da coprire le esigenze dell’esercito.
Ma la Germania non si ferma qui. Secondo il Wall Street Journal, Berlino ha sviluppato e starebbe già implementando un piano segreto di ben 1200 pagine per far fronte a un’eventuale guerra con la Russia, che secondo gli 007 di Berlino potrebbe scoppiare entro il 2029, se non prima. Il programma tedesco, secondo quanto riporta il quotidiano americano, avrebbe principalmente scopi di deterrenza, prevedendo il dispiegamento di 800 mila soldati della Nato sul fronte orientale e il potenziamento della rete di infrastrutture — soprattutto aeroporti e ferrovie — così da trasformare la Germania di Friedrich Merz in una sorta di hub della logistica militare d’Europa.