Arrestato il medico di Messina Denaro

Il medico del boss Messina Denaro è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico

Arrestato il medico di Messina Denaro

I carabinieri del Ros hanno arrestato oggi Alfonso Tumbarello, il medico di Campobello di Mazara accusato di aver curato per anni il boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza, terminata il 16 gennaio scorso.

Il medico del boss Messina Denaro è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico

I reati contestati al professionista sono concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico. In manette era già finito anche Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra che ha prestato l’identità a Messina Denaro e ha acquistato per suo conto la casa in cui il boss ha trascorso gli ultimi mesi. A lui i pm contestano il favoreggiamento e la procurata inosservanza di pena aggravati dall’aver favorito Cosa nostra.

Alfonso Tumbarello, secondo i pm di Palermo, ha assicurato a Messina Denaro l’accesso alle cure del Servizio sanitario nazionale

Secondo i pm – l’indagine è coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido – Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara, ha assicurato a Messina Denaro l’accesso alle cure del Servizio sanitario nazionale attraverso un percorso terapeutico durato oltre due anni, con più di un centinaio di prescrizioni sanitarie e di analisi (o richieste di ricovero) intestate falsamente ad Andrea Bonafede, mentre in realtà a beneficiarne era il capomafia, assistito personalmente e curato dal dottore.

Tumbarello ha così garantito al padrino di Castelvetrano non solo le prestazioni necessarie per le gravi patologie di cui soffriva, ma gli ha assicurato riservatezza sulla sua reale identità, e dunque gli ha consentito di continuare a sottrarsi alla cattura e di restare a Campobello di Mazara a capo dell’associazione mafiosa.

Bonafede si è occupato invece di ritirare le prescrizioni di farmaci ed esami clinici fatte da Tumbarello a nome del cugino, di consegnare al medico la documentazione sanitaria che di volta in volta il boss riceveva durante le cure, contribuendo così anche lui mantenere segreta la reale identità del “paziente” e consentendogli di proseguire la latitanza.

Il pm Guido: “Assordante il silenzio dell’intera comunità di Campobello di Mazara”

“Tutte le indagini ancora in pienissimo e frenetico svolgimento sulla ricostruzione delle fasi che hanno preceduto la cattura di Messina Denaro – scrive l’aggiunto Guido nella richiesta di arresto del medico di Messina Denaro – hanno innanzitutto offerto uno spaccato dell’assordante silenzio dell’intera comunità di Campobello di Mazara che, evidentemente con diversi livelli di compiacenza omertosa, paura, o addirittura complicità, ha consentito impunemente al pericoloso stragista ricercato in tutto il mondo di affrontare almeno negli ultimi due anni cure mediche e delicatissimi interventi chirurgici in totale libertà”.