Davos, 23 gen. (askanews) – L’ultraconservatore presidente argentino Javier Milei nel suo discorso al Forum Economico di Davos ha deciso di scagliare un affondo contro la cosiddetta “cultura woke”, ovvero, nel suo pensiero, tutto ciò che è progressista; e lo ha fatto anche per difendere “il mio caro amico Elon Musk” dalla “ingiuste” accuse di aver fatto il saluto fascista parlando alla folla il giorno dell’elezione di Donald Trump.”Il denominatore comune degli Stati e delle istituzioni in crisi è il virus mentale della ideologia woke. Questa è la grande epidemia della nostra epoca che dobbiamo affrontare, il cancro che bisogna estirpare” ha detto Milei. E ancora: “Lo spirito da pioniere oggi è incarnato fra gli altri dal mio caro amico Elon Musk, ingiustamente vilipeso dal wokismo nelle ultime ore, per un gesto innocente che voleva solo esprimere la sua gratitudine alla gente”.
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