Aspetta il treno e intanto prega

Di Antonio Pitoni per La Stampa

L’allarme arriva dai numeri: 1.437 i furti in stazione, 2.045 sui treni. Totale: 3.482 nei primi sette mesi del 2014. E poi 182 dipendenti di Fs aggrediti, 795 persone arrestate e 7.425 denunciate all’autorità giudiziaria. Cifre tutto sommato contenute, quelle diffuse dalla Polfer, considerato che sono centinaia di migliaia ogni giorno, superando in alcuni casi il milione, i passeggeri che transitano nelle stazioni italiane.

«Quattrocentomila solo a Roma Termini», fa notare il direttore della protezione aziendale del gruppo Fs, Franco Fiumara. «Ma ciò non vuol dire che il fenomeno debba essere sottovalutato» – prosegue, presentando la nuova campagna di prevenzione “Stai attento! Fai la differenza” -. Anche perché a fronte di poche migliaia di reati predatori, la percezione da parte degli utenti è molto più rimarcata rispetto alla portata effettiva».

La Lombardia la fa da padrona: 495 furti in stazione, 597 a bordo. In tutto 1.092, il 31,4% del totale nazionale. Seguono il Lazio (231 e 243), la Toscana (163 e 250), l’Emilia-Romagna (134 e 236), il Piemonte-Valle d’Aosta (97 e 171) e la Liguria (110 e 102). Cifre ben lontane da quelle della Sardegna (2 e 1), della Calabria (2 e 19) e della Sicilia (10 e 12). Ciononostante, un’indagine di Fs su circa 12mila viaggiatori, rivela che il 78% considera il treno il mezzo di trasporto che dà maggior sicurezza.

«Anche se siamo in un periodo di spending review e di assenza di turn over – spiega il direttore del servizio di Polizia Ferroviaria, Claudio Caroselli – riusciamo ad assicurare una presenza visibile nelle stazioni e sui treni. A Roma Termini, come a Milano, operano ogni giorno 20-22 pattuglie, in uniforme e in abiti civili». Se i furti sui treni si sono notevolmente ridotti, lo stesso non si può dire delle grandi stazioni. «Abbiamo proposto al ministero dell’Interno una modifica alla legge – rivela Caroselli – perché, qualora una persona non osservi il foglio di via, dopo l’allontanamento dalle ferrovie, in caso di recidiva la sanzione non sia più amministrativa, ma penale».

E a proposito di sicurezza, molto ci si aspetta dalla prossima iniziativa di Fs. Quella di consentire l’accesso ai binari ai soli passeggeri muniti di biglietto. «Un’iniziativa che riguarderà Termini, Firenze (teatro finora dell’unico caso di associazione a delinquere scoperto dalla Polfer, ndr), per proseguire con Milano e gli altri grandi scali», spiega Fiumara. A Firenze, dove una sperimentazione in tal senso è stata già messa in pratica, i risultati sono stati stupefacenti.

«I proventi illeciti di ladri di bagagli e borseggiatori, che derivano principalmente dall’attività criminale posta in essere lungo i binari, ha subito un crollo dell’80-85% – fa notare Carosellli –. Ripulita l’area dei binari la stazione è diventata poco attrattiva per chi delinque». L’ingresso all’area binari sarà filtrata da personale specializzato. Niente tornelli. «Sono facilmente aggirabili – ha osservato Fiumara – e poi abbiamo 18 tipi di biglietti tra i quali quelli telematici, rischieremmo di bloccare la stazione».