Assegno di inclusione, da Calderone scena muta sulle frodi

La ministra del Lavoro, Marina Calderone, non fornisce dati sulle frodi dell'Assegno di inclusione ed elude la domanda del question time.

Assegno di inclusione, da Calderone scena muta sulle frodi

Non è forse una vera e propria scena muta, ma quella di Marina Calderone sulle frodi riguardanti l’Assegno di inclusione non è di certo una risposta esauriente. All’interrogazione presentata dal deputato del Movimento 5 Stelle, Dario Carotenuto, sul tema delle frodi delle misure che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza, la ministra del Lavoro ha risposto parlando di fatto di altro. Calderone, durante il question time alla Camera, si è limitata a parlare del sistema di controlli dell’Assegno di inclusione sostenendo che le cifre sulle frodi indicate nell’interrogazione “sono notizie che non ritornano” sulla base delle indicazioni ministeriali.

Frodi dell’Assegno di inclusione, Calderone non fornisce i dati

I controlli, invece, riguardano le domande arrivate e le autodichiarazioni nelle Dsu: verificando 285mila domande, ne sono state revocate 10mila, spiega Calderone, perché non in linea con i requisiti. Calderone ha invece approfittato del question time per rivendicare i presunti successi dell’Assegno di inclusione e del Supporto formazione lavoro, parlando di “totale inversione di marcia” e di incremento degli importi per i beneficiari. Peccato che non parli della netta riduzione della platea dei beneficiari.

Carotenuto sottolinea quindi come la ministra non abbia risposto, “divagando: un atteggiamento vergognoso, che umilia non solo noi ma l’intero Parlamento”. Il deputato pentastellato ricorda come alcuni organi di stampa abbiano parlato di frodi per circa 60 milioni solo nei primi mesi del 2024, ma su questo dato è arrivata solo una parziale smentita di Calderone, senza fornire però i dati reali.