Assenteisti in Campidoglio, ora basta. Esposto del Codacons alla Corte dei conti. Troppo alta la media assenze. A Milano e Napoli i dipendenti presenti sono molti di più

Assenteisti in Campidoglio, ora basta. Esposto del Codacons alla Corte dei conti. Troppo alta la media assenze dei dipendenti comunali rispetto al resto d'Italia

Il Codancons alza il tiro sull’eccessivo astensionismo del Campidoglio. Oggi è stato depositato un esposto alla Corte dei conti per chiedere alla magistratura contabile di avviare le indagini e verificare se ci siano i presupposti per il danno erariale.

Si legge infatti nell’esposto dell’associazione: “In un momento storico e delicato come quello che si sta vivendo dove tutta la collettività è chiamata a sostenere sacrifici, dove scompaiono risorse pubbliche destinate alla cultura, alla formazione e alla crescita, si assiste in maniera surreale e apparentemente illegittima a continui scandali legati a reati commessi nei confronti, non solo della pubblica amministrazione ma, soprattutto, a danno della collettività, con sottrazione di fondi pubblici e con il possibile configurarsi di illeciti fonte di danno erariale. Secondo il report del Comune, ogni giorno 5.300 dipendenti danno forfait al lavoro. Il picco nell’ufficio Politiche Abitative con una media del 28,8% di assenze all’anno. Nella Capitale la media di lavoratori che restano a casa è del 22,9%. A Milano è del 18,6%, a Napoli intorno al 16% [?] Lo spaccato rappresentato lascia emergere un fenomeno gravissimo, quello dell’ “assenteismo” in grado di produrre un danno economico evidente ed elevatissimo non solo alla stessa P.a. ma anche ai cittadini romani, attraverso servizi ridotti e spese a carico della collettività”. “Per tale motivo abbiamo chiesto alla Corte dei Conti di fare chiarezza e colpire eventuali abusi che dovessero risultare perpetrati – spiega il presidente Carlo Rienzi, candidato a sindaco di Roma – e se il fenomeno dell’assenteismo dei dipendenti comunali possa configurare sprechi di denaro pubblico a danno della collettività, sanzionando qualsiasi possibile illecito fonte di danno erariale”.