“Attacchi personali per colpire la trasmissione”. Parla il giornalista Sigfrido Ranucci: “Non ho mai intimidito nessuno. Sui contenuti di Report non possono eccepire nulla. Per questo infamano me”

Parla il giornalista Sigfrido Ranucci: "Sui contenuti di Report non possono eccepire nulla. Per questo infamano me".

Sigfrido Ranucci, sembra proprio che per un motivo o per un altro Report è sempre sotto attacco. Ieri in vigilanza Rai il deputato di Forza Italia Andrea Ruggieri ha raccontato di alcuni suoi messaggi ritenuti minatori. Esistono davvero?
“Quello che noto è che mi trovo di fronte all’ennesimo attacco che arriva dopo il secondo dossier falso rilanciato dalla politica. I messaggi è vero che ci sono stati e risalgono al 25 novembre ma lui non ha riportato una frase importante: gli ho detto che i dossier falsi, a differenza loro, noi non li usiamo, li cestiniamo. È esattamente l’opposto della minaccia che il deputato Ruggieri ritiene di aver subito. In realtà ho stigmatizzato il fatto che Ruggieri e Faraone avessero reso pubblici dei dossier anonimi e infamanti. Ti dico che è anche vero che gli ho scritto che sono delle merde, ma solo dopo che mia figlia mi aveva chiesto con le lacrime agli occhi cosa fosse successo leggendo i giornali che mi accusavano falsamente di molestie. Hanno tenuto quel dossier nel cassetto per sette mesi, presentandolo il giorno del #metoo perché avesse grande risonanza. È il primo caso al mondo di un #metoo senza il me, perché non c’è nessuna donna che accusa”.

Alla luce di accuse tanto pesanti, intendi prendere qualche iniziativa?
“Il 5 agosto ho già sporto una prima denuncia e c’è un’inchiesta aperta che dovrà verificare chi ha fatto quel dossier e se sia falso o meno. Farò un supplemento di denuncia, molto dettagliato, per chiedere di scoprire chi ha cercato di diffondere quel documento e chi ha spinto delle persone a raccogliere informazioni false su di me, per giunta stimolando e istigando alla calunnia. Chiederò anche di verificare la natura dei contatti tra le persone coinvolte e di che tipo”.

Il deputato dice anche che tu avresti “oltre 78mila dossier” neanche fossi Pio Pompa…
“Bravo, 78mila dossier forse li aveva Pio Pompa che apparteneva alla struttura di dossieraggio che era stata messa in piedi dal funzionario che rispondeva a Pollari, il capo dei servizi segreti militari del governo Berlusconi 2001-2006”.

Dopo la segnalazione di Ruggieri, Fuortes ha annunciato che aprirà un audit sulla vicenda. Un’occasione anche per te di chiarire la questione?
“E’ giusto che l’azienda faccia tutte le sue verifiche. Non ho nulla da temere e non temo di nascondere lo sdegno che ho provato nel leggere accuse di quel tipo. Non nego nulla, nego il tipo di interpretazione che è stata data. Non sono minacce ma è lo sdegno di un uomo nei confronti di un altro uomo che ha dato in pasto al pubblico, un documento anonimo che infamava professionisti e professioniste, con il solo fine oggi manifesto di attaccare personalmente il sottoscritto”.

Lo stesso Fuortes ha detto che la lettera anonima tirata fuori da Faraone non ha nessun riscontro. Uno a zero per Report. Certo è strano vedere una simile serie di attacchi nei tuoi confronti. Provano a colpire te perché la trasmissione è inattaccabile?
“Sono 2 a 0, pure il dossier di Nobili non ha avuto riscontro. Sulla qualità e sui contenuti della trasmissione non possono dire nulla perché abbiamo sempre lavorato con rigore. Che stiano provando a colpire me mi sembra abbastanza chiaro: c’è chi ha chiesto la sospensione e chi ha evocato la sostituzione della conduzione di Report. Anche Renzi ha chiesto di prendere provvedimenti nei miei confronti. Se veramente Ruggieri e Faraone l’avessero presentato la lettera anonima che mi riguardava per fare chiarezza e a mia tutela in Vigilanza avrebbero dovuto brindare. Invece è partito un nuovo attacco”.

Intanto da tutta la politica arriva la solidarietà a Ruggieri. La sorprende o se lo aspettava?
“Sono felice che Renzi ha dato la solidarietà a Ruggieri perché si tratta di un gesto nobile e bellissimo. Mi sarei aspettato che qualcuno avesse fatto altrettanto con me e con i miei colleghi, specie dopo quanto subito, ma soltanto in pochissimi lo hanno fatto (tra cui Primo Di Nicola, ndr)”.

Sui giornali abbiamo letto che il direttore Orfeo vorrebbe tagliare le puntate di Report da 28 a 22 puntate. Ti risulta?
“A me direttamente non è arrivato nulla. Per quanto mi riguarda, fino a prova contraria, rimane tutto com’è”.